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Approvato mercoledì 16 dicembre, in sede di assemblea degli azionisti di Apes, il Budget di previsione relativo al triennio 2021-2023, insieme al programma degli investimenti e alla relazione illustrativa dell’amministratore unico. L’assemblea è stata presieduta dall’assessore alle politiche abitative del Comune di Pisa, Gianna Gambaccini ed erano presenti l’amministratore di Apes Luca Paoletti e il direttore dell’Azienda Claudio Grossi. La programmazione triennale dei lavori nel periodo 2021-2023 per il comune di Pisa prevede molti interventi di manutenzione straordinaria, di riqualificazione urbana e di costruzione di nuovi edifici. Per le manutenzioni straordinarie sono previsti interventi all’edificio di via di Nudo per 130 mila euro, in Via Toscana per 309.670 euro, in Via Matteucci 16-18 per 170.000 euro, in Via Toscana 4 per 38.480 euro, in Via Maccatella 2 a per 139.097 euro, in Via di Gagno pe 150.000 euro e in Via Pesenti 27 per 276.762 euro. Nelle nuove costruzioni è compreso il secondo stralcio del cantiere di Sant’Ermete che comprende la costruzione di 20 alloggi per un totale di 2,2 milioni di euro, la costruzione di parcheggi interrati per un totale di 1,1 milioni di euro e la demolizione di 6 fabbricati per un totale di 250 mila euro. È prevista inoltre la realizzazione di 12 alloggi più ludoteca in località Campaldo per un totale di 2.662.709 euro. Fra gli interventi di riqualificazione è prevista la realizzazione di parcheggi pertinenziali Zona 30 in San Giusto per 3.865.125 euro e la rigenerazione di 16 edifici in San Giusto per 8.695.385 euro, all’interno del progetto “Binario 14”.
In sede di assemblea è stato deliberato anche il nuovo “Disciplinare per il contrasto della morosità nel patrimonio di edilizia residenziale pubblica” avente come finalità la predeterminazione di criteri e di modalità per contrastare l’inadempimento da parte degli assegnatari degli alloggi Erp nel pagamento dei canoni di locazione e quote accessorie. L’esigenza di un nuovo regolamento nasce dalla necessità di adeguarsi alle recenti modifiche della legislazione regionale di settore, all’incidenza della morosità nella gestione dei rapporti di locazione, nonché dal recente affidamento a S.E.Pi. Spa del servizio di incasso bonario ed eventuale susseguente attività di riscossione coattiva delle entrate spettanti ad A.p.e.s relativamente al patrimonio di edilizia residenziale pubblica di proprietà dei 37 Comuni della Provincia di Pisa in gestione. L’obiettivo è quello di agevolare un percorso diretto a contenere la morosità accumulata graduando il recupero del credito nei confronti degli utenti inadempienti, distinguendo la morosità colpevole da quella incolpevole, in coerenza con i principi di economicità, imparzialità e buon andamento nella gestione nell’ambito di un servizio pubblico a rilevanza sociale.
“Oltre ad aver approvato il budget e il programma triennale degli investimenti – dichiara l’assessore alle politiche sociali ed abitative Gianna Gambaccini – in sede di assemblea dei soci Apes abbiamo deliberato il nuovo disciplinare per il contrasto alla morosità, che rappresenta uno dei problemi maggiori nel budget di Apes, che causa la mancata riscossione di canoni per diversi milioni di euro ogni anno. Affidando a Sepi il servizio di incasso e di riscossione delle entrate speriamo di rendere più efficace il recupero della morosità. Abbiamo inoltre discusso un documento da proporre alla Regione per trovare una soluzione condivisa al problema delle morosità incolpevoli che datano da tanti anni. Spesso non si tratta infatti soltanto di un problema relativo ai fondi da individuare per far fronte alle mancate entrate, ma anche di disporre di una linea guida giuridico-amministrativa che tuteli gli enti locali da quello che può configurarsi come un danno erariale, salvaguardando al tempo stesso la situazione di quei casi in cui i morosi incolpevoli, di solito seguiti dai servizi sociali, hanno accumulato per molti anni una morosità non facilmente sanabile. Chiediamo dunque un intervento da parte della Regione che aiuti gli enti locali a scogliere questo nodo, oltre allo stanziamento di maggiori risorse da destinare al mantenimento dell’edilizia popolare”.