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Rispondendo a un question time nel Consiglio Comunale, il Sindaco di Pisa Michele Conti ha spiegato l’iter che ha portato il Comune di Pisa a non procedere con il contenzioso sulla variante che interessava il centro culturale islamico dinnanzi al Consiglio di Stato dopo la rinuncia all’impugnazione della sentenza del Tar da parte del Mibact che ha fatto decadere anche il ricorso del Comune ad essa collegata.
“Non comprendo la gazzarra delle opposizioni – commenta il sindaco di Pisa Michele Conti – che hanno sempre affrontato la questione in maniera pregiudiziale spiegandola strumentalmente alla cittadinanza. Semmai, l’assenza di contenzioso, maturata durante un percorso che ha preso atto della sentenza del Tar e della rinuncia del Ministero, conferma che la nostra contrarietà si basa su motivazioni tecniche e urbanistiche, come ho sempre detto dal mio insediamento, contrariamente a quello che pensano e provano a raccontare le opposizioni. Un’area, secondo la nostra Amministrazione, assolutamente inadatta a ospitare non solo una moschea, ma qualsiasi altro edificio di culto che avrebbe richiamato moltitudini di fedeli in occasione non solo di ogni funzione religiosa, ma anche, nel caso in esame, di un annesso importante centro culturale”
“Il TAR, ritenendo non adeguatamente giustificate le motivazioni apposte sia per la variante urbanistica, sia per l’iniziale diniego del permesso a costruire della direzione Edilizia Privata del Comune di Pisa sul progetto originario, ha accolto il ricorso presentato dalla Comunità Islamica, considerando quindi valida la destinazione urbanistica originaria. Non andare dinnanzi al Consiglio di Stato non significa, automaticamente, dare il via libera alla moschea“.
“La Soprintendenza, infatti, ha imposto il rispetto di determinati vincoli riguardanti l’orientamento dell’edificio, le distanze dai confini e le altezze previste, per rispettare i quali la Comunità Islamica ha da poco presentato un nuovo progetto riducendone notevolmente le dimensioni della moschea rispetto alla soluzione originaria. Allo stato attuale tale nuovo progetto è all’esame della Soprintendenza. Solo dopo il progetto tornerà agli uffici comunali per le procedure di competenza“.