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Provincia di Pisa, Palazzo di piazza V. Emanuele: la replica di Angori a Confcommercio

“Recentemente si è conclusa la prima tranche della progettazione con relativi interventi a cura della Provincia di Pisa del Palazzo di Piazza Vittorio Emanuele, ex sede del nostro ente, per un valore di circa 220mila euro. In questi giorni, inoltre, i tecnici della Provincia stanno lavorando, in collaborazione con gli uffici comunali, polizia municipale in primis, per migliorare gli apprestamenti e la fruibilità dei percorsi pubblici pedonali, compresa la regolare pulizia. Preme perciò ricordare a ConfCommercio che la Provincia non è stata con le mani in mano, in tutto questo periodo, nonostante le ristrettezze per un ente di secondo livello, come la stessa associazione di categoria dovrebbe sapere”: con queste parole il Presidente Massimiliano Angori interviene sulla polemica innescata nei giorni scorsi. Per ricostruire la situazione è doveroso comunque fare un passo indietro. E’ opportuno infatti precisare che per effetto della riforma in materia di competenze delle Province nota come “Legge Delrio” l’edificio è attualmente adibito a sede di alcuni uffici della Regione Toscana e pertanto gestito dalla Regione stessa in quanto, pur restando proprietà della Provincia di Pisa, è stato concesso in comodato d’uso gratuito alla Regione, subentrata nella gestione di molte funzioni prima svolte dalla Provincia. “A partire dal mese di marzo 2018 vari eventi atmosferici hanno causato il distacco e la caduta a terra di alcuni elementi delle strutture lignee di gronda del palazzo in oggetto, e il nostro Ente si è prontamente attivato per la rimozione immediata degli elementi rinvenuti instabili e l’interdizione al transito pedonale delle zone sottostanti, per motivi di sicurezza, con una transennatura lungo tutto il perimetro. Inoltre, la Provincia ha immediatamente disposto l’effettuazione delle indagini approfondite per la valutazione dello stato di conservazione e resistenza delle strutture lignee di gronda ed un primo intervento, consistente nella realizzazione di un piano di calpestio nel sottotetto del palazzo ha consentito di migliorare la sicurezza dei locali interni nonché di estendere a tutte le strutture di copertura le indagini sopra dette. Si è trattato di un intervento non visibile ai cittadini, a differenza delle transenne collocate all’esterno, concluso a settembre 2019 con un investimento di € 100.000 per le casse provinciali. I tecnici della Provincia, inoltre, sono oggi al lavoro per la progettazione dell’intervento di manutenzione straordinaria della gronda, ed in generale della copertura e delle facciate del palazzo. 
Per questa progettazione è stata definita la strategia di intervento complessivo che, tenuto conto dei tempi di elaborazione del progetto, reperimento di risorse e effettuazione della gara di appalto e del presumibile procedere dell’ammaloramento degli elementi lignei, prevede due fasi. La prima fase come dicevamo è stata ultimata di recente ed è consistita nella realizzazione di un ponteggio perimetrale atto a contrastare con maggiore efficacia eventuali improvvisi crolli di parti anche modeste della gronda, ma comunque pericolosi data l’altezza, e tale da consentire una migliore ispezione al tetto per i tecnici progettisti per la definizione dei particolari costruttivi, da mantenere altresì in opera per la realizzazione degli interventi”, prosegue il Presidente Angori. 
“In questi giorni i tecnici della Provincia stanno lavorando, come anticipato, in collaborazione con gli uffici comunali, polizia municipale in primis, per migliorare gli apprestamenti e la fruibilità dei percorsi pubblici pedonali, compreso la regolare pulizia. E’ risultato particolarmente critico il passaggio sotto il loggiato prospiciente la fiancata della Chiesa di Sant’Antonio per la presenza di persistenti “bivacchi” , per il quale si procederà innanzi tutto ripristinando una maggiore visibilità e luminosità. La fase successiva sarà la definizione del progetto complessivo di intervento a livello esecutivo cui farà seguito, compatibilmente con le risorse finanziarie che potranno essere rese disponibili con il prossimo Bilancio di previsione della Provincia, l’appalto dei lavori e la loro realizzazione, eventualmente suddivisa in più lotti qualora necessario al fine del reperimento delle risorse economiche. La Provincia di Pisa, dunque, ha agito e continua ad agire alacremente e compatibilmente con le proprie forze per ridare all’edificio del Palazzo di Piazza Vittorio Emanuele il decoro che esso merita per la storia che rappresenta e per il ruolo che ha ricoperto negli anni come sede dell’Amministrazione provinciale. Lo stiamo già facendo e continueremo a farlo, al netto delle strumentalizzazioni di parte”, conclude Angori.