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«Sono particolarmente orgoglioso di intervenire nell’ultima delle “Giornate di Fibonacci”. Il programma di eventi che Pisa ha voluto dedicare all’850 anniversario della nascita di Leonardo Pisano, detto il Fibonacci, è un omaggio al grande matematico che con i suoi studi e le sue scoperte ha dato un contributo fondamentale a tutta l’umanità.
Credo fosse doveroso per la sua città di nascita, per la comunità di studiosi dell’Università di Pisa e della Scuola Normale Superiore dedicare, in occasione di questo anniversario, iniziative, convegni, confronti per approfondire la figura di Fibonacci e delle suo opere. Quattro giorni intensi che sono terminate ieri, il 23-11, una data che, letta all’americana, indica le prime quattro cifre della sua famosa serie, nella quale ogni numero è la somma dei due numeri precedenti.
La città di Pisa ha, negli anni, trovato molti modi per celebrare l’illustre matematico.
A Fibonacci è stata dedicata una statua in marmo che lo scultore Giovanni Paganucci portò a termine nel 1863, due anni dopo l’Unità d’Italia, periodo in cui si consacravano i Padri della Patria e fra questi, credo si volesse includere anche Fibonacci. Nel 1926 la statua fu tolta dal Camposanto e collocata in piazza XX Settembre davanti alle “Logge dei Banchi”, dove scampò ai duri bombardamenti subiti dal Ponte di Mezzo durante la Seconda Guerra Mondiale. Dopo esser stata per anni in stato d’abbandono in un magazzino, dopo il restauro, venne sistemata prima al Giardino Scotto e poi ricollocata al Campo Monumentale dove è conservata ancora oggi.
E’ stato intestato allo scienziato l’istituto comprensivo scolastico di via Mario Lalli, dove i bambini e le bambine del quartiere San Francesco (e non solo) frequentano le aule della scuola.
Un posto di rilievo gli è stato riservato dalla toponomastica cittadina, essendo intitolato a Fibonacci uno dei nostri Lungarni.
Ancora, la Camera di Commercio di Pisa ha per lungo tempo, a partire dal 1967, ha consegnato il Premio Fibonacci a personalità, italiane o straniere, che si sono particolarmente distinte in qualsiasi campo di attività con iniziative ed opere dalle quali l’economia pisana in genere abbia tratto impulso, prestigio e decoro.
Più recente e curiosa è un’applicazione pratica delle sue opere nell’arredo urbano della città: da un’idea dell’Architetto Fabio Daole del Comune di Pisa, sono state realizzate delle panchine progettate seguendo la serie di Fibonacci: quelle panchine le abbiamo collocate nella piazza centrale della Cittadella Galileiana, ai Vecchi Macelli, un luogo simbolico – il più giusto secondo noi – dove celebrare il matematico.
Poiché quello spazio di scienza e cultura è condiviso da Comune e Università di Pisa, ci sono spazi importanti del Sistema Museale di Ateneo frequentati da studenti e turisti.
Pisa è questo, un intreccio di saperi e un archivio di tesori che poggiano sulle spalle dei nostri concittadini illustri, come Leonardo Fibonacci.
Oggi, con l’emissione di un francobollo a lui dedicato da parte di Poste Italiane, ne viene celebrato il genio a livello nazionale e internazionale.
Auguro che queste celebrazioni che ci hanno visto uniti con tutto il sistema della formazione superiore, dai Licei agli Atenei, possa proseguire a collaborare insieme creando borse di studi, premi o riconoscimenti nel campo della ricerca scientifica di cui il Nostro Paese ha urgente bisogno».