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Pieragnoli (Confcommercio): “Consorzio di Bonifica sceso da Marte – L’inflessibilità delle scadenze è una vergogna!”

Un affronto a imprese e famiglie in enormi difficoltà economiche, il Consorzio di Bonifica del Basso Valdarno non può abusare della pazienza di imprenditori, lavoratori e famiglie e questa supponente inflessibilità nella riscossione dei tributi è semplicemente una vergogna. E’ il direttore di Confcommercio Provincia di Pisa Federico Pieragnoli a considerare fuori luogo il diktat del Consorzio Basso Valdarno che in una nota ufficiale precisa che la scadenza indicata negli avvisi di riscossione non può essere rinviata. “Comunicazione incomprensibile in questo momento e totalmente sbagliata, in una fase unica e delicatissima come quella che stiamo vivendo. Siamo tutti impegnati nella sfida decisiva del Covid-19, tra infinite difficoltà, non ultime quelle economiche, tornano chiusure e restrizioni di ogni sorta, si attinge a mani basse alla cassa integrazione, si reclamano a gran voce cancellazione di tasse, pesanti iniezioni di liquidità e contributi a fondo perduto, e in questo fosco scenario scende da Marte il Consorzio di Bonifica e comunica che le scadenze per le riscossioni non sono prorogabili. Se questa non è fantascienza, poco ci manca!”.

“Non è nostro interesse entrare adesso nella diatriba se enti come il consorzio siano utili oppure no, se i soldi spesi per il loro mantenimento ne valgano davvero la pena, se e quanto i loro tributi siano dovuti, quanto le loro gestioni siano oculate meno” – prosegue Pieragnoli – “però non si può accettare neanche questa totale mancanza di rispetto e di un minimo di legame con la realtà e con le tante difficoltà che stanno vivendo imprese e famiglie. Lo sanno quelli del Consorzio che solo a settembre le ore autorizzate di cassa integrazione in deroga sono state 150 milioni a cui si sommano altri 104 milioni di ore per assegni erogati da fondi di solidarietà e che il 94% di ciò aveva come causale il Covid? Lo sanno quelli del Consorzio che il 42% delle famiglie ha registrato una riduzione dell’attività lavorativa e dei redditi da lavoro in almeno un componente, che il 26% di esse ha dichiarato una sospensione dell’attività, la cassa integrazione per il 23% e una riduzione degli stipendi per il 21%?

“Gli effetti devastanti del Covid li conosciamo dalla primavera scorsa, e non deve essere una sorpresa per nessuno, tanto più per chi ha la responsabilità di guidare un ente pubblico. Se quelli del Consorzio, testa nella sabbia, credono di agire come se niente fosse accaduto e come se niente continui ad accadere, stanno commettendo un gravissimo errore, che semplicemente volendo possono sin da ora iniziare a rimediare” – conclude il direttore di Confcommercio.