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Il Comune di Pisa deve avviare urgentemente un confronto con la ASL per definire un protocollo per lo screening Covid-19 sui riders, al fine di garantire condizioni di tutela e sicurezza, sia per i riders nello svolgimento del loro lavoro che per i consumatori. E’ quanto proponiamo, con una mozione presentata in Consiglio comunale, a fronte di una situazione di emergenza sempre più complessa, in cui questi lavoratori sono ancor più esposti a rischi e sfruttamento da parte delle piattaforme digitali, che aumentano i loro profitti sulla pelle dei riders.
Questa richiesta prosegue il nostro impegno sui diritti dei riders, dopo la mozione presentata e approvata all’unanimità lo scorso 15 giugno in cui si impegnavano sindaco e giunta a “verificare e garantire, attraverso un sollecito a tutte le autorità competenti, le norme di salute e sicurezza dei rider; avviare tutte le opportune iniziative affinché le piattaforme che detengono la quota maggioritaria del mercato del food delivery diano seguito alla norma sui dispositivi di sicurezza a carico delle aziende; farsi promotore con il governo affinché estenda gli ammortizzatori sociali ai riders che, a causa dell’emergenza Covid-19, subiranno la riduzione o sospensione dell’attività lavorativa”.
La nostra iniziativa vuole sostenere concretamente i riders che stanno scioperando in tutte le città d’Italia, dopo che l’associazione delle piattaforme di consegna a domicilio, l’Assodelivery, ha promosso con il solo sindacato Ugl un nuovo contratto collettivo che prevede un ritorno al cottimo. Si tratta di un ricatto per lavoratori e lavoratrici che, nella attuale condizione di semi-lockdown, continuano a rischiare la propria incolumità per assicurare un servizio a cui si rivolgono sempre più ristoratori e consumatori.
Sosteniamo tutte le iniziative di mobilitazione lanciate dai riders riuniti in una rete nazionale, a partire dalla richiesta di boicottaggio per 24 ore dei servizi di delivery, lavorando al contempo sul nostro territorio affinché la salute e la sicurezza siano realmente tutelate, a partire da un coinvolgimento attivo del Comune in collaborazione con la ASL. Il sindaco e la giunta non possono più ignorare le condizioni di sfruttamento e insicurezza in cui i riders svolgono il loro lavoro.
Diritti in Comune (Una Città in Comune, Rifondazione Comunista Pisa, Pisa Possibile)