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Questa seconda ondata del coronavirus ci presenta tante situazioni personali, in quest’ottica riportiamo la testimonianza dell’infermiera Ilaria Davini attraverso una missiva mandata alla direttrice del dipartimento delle professioni infermieristiche Monica Stefani. Ecco il contenuto della stessa arrivatoci dall’ufficio stampa dell’azienda ospedaliera:
Carissima dottoressa Monica Scateni mi presento, mi chiamo Ilaria Davini e sono infermiera in servizio nel blocco operatorio del Dipartimento Cardiotoracovascolare dell’Aoup ma oggi le scrivo questa email non da dipendente ma da familiare. Mio nonno risulta positivo al covid 19 la notte del 14 novembre e, quella stessa notte, viene ricoverato in condizioni critiche in Medicina 4 a Cisanello (Edificio 5). Da subito ho potuto avvertire la dolcezza e la professionalità del personale infermieristico, oss e medico. Non è mai mancata la telefonata giornaliera, mai mancata la disponibilità ad un chiarimento in più. Ma ciò che mi porta a scriverle è quello che è accaduto domenica 22 novembre, giorno in cui il mio nonno festeggiava il suo 88esimo compleanno. Improvvisamente ricevo una sua telefonata che mi dice: “Ilaria, mi hanno festeggiato il compleanno, hanno attaccato dei palloncini, cantato tanti auguri e fatto spegnere le candeline…. mi hanno reso felice”.Ed è così che scopro che questo gruppo meraviglioso di professionisti, ogni qual volta un paziente è ricoverato isolato ed è il suo compleanno, gli organizza una festa per farlo sentire meno solo. Credo che in questa emergenza che porta spesso il personale allo stremo fisico e mentale , incontrare un gruppo che nonostante la fatica non abbia perso la propria umanità , sia stato per mio nonno una fortuna unica, e che ciò meritasse il mio impegno a scriverle queste righe. Perchè L’AFFETTO E L’AMORE con cui lo hanno accudito, ha permesso a mio nonno di sentirsi PROTETTO, CAPITO E CURATO. Per tutto ciò vorrei veramente ringraziare insieme a tutta la mia famiglia, e soprattutto dando voce al ringraziamento di mio nonno, tutta l’equipe della Medicina 4 loro sono stati per me l’esempio da collega e da nipote di questo:
Prendersi cura la più bella delle arti, quella per cui ho scelto di essere infermiera
Grazie infinite per avermi ascoltato. Cordiali saluti Ilaria Davini