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Il progetto ‘La Grande Guerra a Calci. Cappella ai caduti: restauro dei dipinti’ è da oggi realtà. Presentato dal Comune di Calci, con la collaborazione del Laboratorio Museia dell’Università di Pisa, è uno dei 16 progetti vincitori a livello nazionale del bando 2019 del Ministero per i beni e le attività culturali e del Turismo, per progetti ed iniziative relative al patrimonio storico della Prima Guerra mondiale.
Il finanziamento ministeriale di 21.450 euro ha permesso la realizzazione dell’intervento, a cura delle restauratrici Anna Salvadorini e Carolina Cannizzaro, sui dipinti murali che celebrano i soldati calcesani caduti nel lontano fronte della Prima Guerra Mondiale.
E nella sala consiliare del Comune di Calci, nel rispetto della normativa vigente per contrastare la diffusione del Coronavirus, si è tenuta una videoconferenza alla quale, oltre alle due restauratrici, ha partecipato da remoto la Professoressa Antonella Gioli, docente dell’Università di Pisa e responsabile del Laboratorio Museia, con un intervento dal titolo “I progetti sulla Grande Guerra a Calci: dalla Certosa alla cappella ai caduti”
Taglio del nastro poi in forma privata nel rispetto della normativa anti Covid-19 al quale ha partecipato anche Don Antonio Cecconi, il presidente provinciale Anpi Bruno Possenti e i rappresentanti di maggioranza e minoranza del consiglio comunale.
“Un risultato importante – commenta l’assessore alla cultura Anna Lupetti – per la conservazione del nostro patrimonio artistico che, in questo caso, è testimonianza della memoria calcesana per il valore e l’alto prezzo di giovani vite umane pagato dai nostri cittadini durante la Grande Guerra“.
“Ringrazio l’Amministrazione e gli uffici comunali di Calci – aggiunge la professoressa Gioli – per la sensibilità, la cura e la disponibilità dimostrata in questi mesi. Siamo orgogliosi di aver raggiunto in sinergia questo importante risultato”.
A concludere è il sindaco Massimiliano Ghimenti: “Avremmo voluto mostrare a tutta la comunità il bellissimo lavoro di restauro ma la pandemia che stiamo vivendo non ce l’ha permesso se non attraverso una breve diretta Facebook. Quel che conta è però il risultato che, speriamo, sarà goduto e apprezzato nei prossimi mesi. Dopo aver risolto nel precedente mandato il problema delle infiltrazioni siamo felici di aver recuperato i dipinti murali grazie a questo finanziamento che consente di lasciare alla comunità e alle generazioni future un luogo riqualificato capace di tenere vivo il ricordo dei nostri concittadini caduti durante la Prima Guerra Mondiale. La memoria non può essere solo un parola ma un impegno costante a cui devono seguire gesti concreti e, oggi più che mai, è necessario proseguire su questa strada“.