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Nella serata di ieri è andata in onda la nona puntata stagionale di “Eoraparloio“. Giovanni e Riccardo ancora una volta hanno ospitato virtualmente i commenti e le sensazioni di addetti ai lavori e amici, in attesa di poter tornare negli studi di PisainVideo. Uno dei collegamenti della puntata è stato quello con il tecnico pisano Alessio De Petrillo che ha parlato del prossimo impegno dei nerazzurri a Reggio Calabria e più in generale della situazione attuale della Serie B.
“E’ un calcio se vogliamo anche un po’ noioso perchè senza la gente che amplifica il pathos di una partita diventa tutto più complicato. Se uno guarda una partita per il gusto di vederla sicuramente si annoia di più in queste condizioni mentre se uno la guarda per studiare il livello tecnico-tattico si può anche divertire, ma ripeto è un altro calcio. Per quanto riguarda il Pisa in questo momento il fattore assenza tifosi sicuramente pesa, bisogna però dare fiducia ad un gruppo di lavoro e ad un tecnico che sa sempre quello che vuole. Serve una gara positiva che possa fare da spartiacque come successe l’anno scorso a Cremona per cambiare la rotta. L’unica cosa che mi fa un pò paura – prosegue il tecnico – è il calendario non semplicissimo e il dover giocare così spesso lontano dalle mura amiche”.
“La situazione generale amplifica sicuramente la difficoltà ma sono convinto che il valore della squadra ci sia. A Dicembre ad esempio i nerazzurri giocheranno ben 9 partite e diventa difficilissima l’organizzazione della settimana. Questa situazione così incredibile sballa tutti i piani. Ripeto il calendario mi preoccupa, Reggina, Cittadella, Spal e Pordenone hanno tutte valore. Credo che le gare casalinghe con Pescara e Ascoli saranno fondamentali e sarà lì che si dovranno portare a casa punti a tutti i costi. Bisogna uscire dalla posizione attuale perchè indipendentemente dai valori, quando poi continui a non fare risultati vengono minate le certezze mentre il Pisa deve ritrovare al più presto la fiducia.”
“Questa Serie B – spiega De Petrillo – è un campionato veramente minato dal Covid. E’ una stagione in cui c’è difficoltà nel trovare continuità, la settimana non ha la stessa tensione nel preparare le partite rispetto alla normalità. Inconsciamente è così, non è la stessa cosa anche se può sembrare.” Uno sguardo poi ai problemi difensivi nerazzurri: “Bisogna vedere chi dà le maggiori garanzie al Mister, è chiaro che in un momento del genere la condizione fa da padrone gara per gara. D’Angelo sta cercando ci cucire il vestito migliore per una retroguardia che sicuramente sino ad oggi ha avuto problemi. Quella dei nerazzurri comunque penso sia più una crisi di risultati che non di gioco o di convinzione. Io non vedo un gruppo malato, manca compattezza in alcuni momenti del match ma vedo una squadra con molta voglia.”
Un ultimo commento poi sulla situazione portieri: “Non voglio esprimermi troppo perchè alcune cose le può sapere solo chi vive quotidianamente lo spogliatoio quindi la gerarchia Perilli-Loria la può decidere solo il Mister. Io posso dire che nella mia carriera di allenatore spesso è il gruppo che decide a chi dar più fiducia tra i portieri, una squadra che ha fiducia gioca anche più alta di 15 metri, una che ha meno fiducia rischia di abbassarsi proprio a causa dell’insicurezza del reparto. Molto spesso l’allenatore percepisce queste sensazioni e fa le sue scelte di conseguenza. E’ una situazione comunque importante e ci saranno sicuramente delle valutazioni in corso. Fossi io l’allenatore farei giocare chi mi dà più garanzie, senza figurine o medaglie. Parlerei con il gruppo per capire anche il pensiero generale.”