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Le dichiarazioni apparse sulla stampa locale del dottor Ferdinando Cellai, già coordinatore per l’Area Vasta dei servizi di Anestesia e Rianimazione durante la pandemia non ci rassicurano per niente. Rispetto all’insorgere della pandemia sui nostri territori Cella dichiara che “Molto è stato fatto, partendo quasi da zero”. Una dichiarazione che conferma la situazione di un Sistema Sanitario Regionale impoverito dai tagli di questi anni. “Non ci sarà una nuova pandemia” dice poi Cellai. Pur non essendo degli esperti in materia, registriamo dichiarazioni molto contrastanti in merito, da parte dell’OMS e del mondo scientifico, suffragate dall’aumento vertiginoso dei contagi in Europa e nel nostro. Cellai inoltre evidenzia delle criticità sulle quali non si è intervenuti per anni e sulle quali prima non ci risulta avesse mai preso parola. Registriamo con favore questa sua presa di posizione, che si deve però trasformare in atti concreti, di responsabilità non del dott. Cellai ma della nuova Giunta Regionale uscita dalle urne alle scorse elezioni amministrative.
A Pisa, come in Toscana, mancano centinaia di medici, tecnici, infermieri, ambulanze, presidi sanitari territoriali. La Regione Toscana, come tutte le altre regioni, ha pieni poteri in materia sanitaria, grazie alla sciagurata riforma del titolo V della Costituzione, operata dal governo D’Alema nel 1999, che ha spezzettato il sistema sanitario nazionale in 20 sistemi diversi, equivalenti alle regioni, determinando il caos di questi mesi in piena pandemia.
Quello che sta succedendo in questi giorni, nella nostra città come in tutto il paese, dimostra che la strage di questi mesi non ha insegnato niente ad una classe dirigente asservita alle esigenze di Confindustria e delle varie confederazioni padronali, che impongono al governo Conte la loro tabella di marcia, con l’apertura di tutti i posti di lavoro, dove migliaia di lavoratori sono di nuovo alla mercé del virus. I governanti e i mass media in questi giorni danno la caccia alla movida e alle feste in casa mentre milioni di persone sono costrette ogni giorno a riempire di nuovo metropolitane, autobus, treni e posti di lavoro senza le dovute distanze di sicurezza e le protezioni individuali. Ci stanno di nuovo prendendo in giro!
Recepiamo infine con favore le indicazioni del dott. Cellai sul tema della formazione di una nuova classe di medici alla luce del pensionamento di centinaia di altri entro il 2025, come denunciato già nel 2019 dal sindacato dei medici ANAAO ASSOMED. In questi anni abbiamo contrastato con determinazione il processo di sistematico smantellamento del sistema sanitario pubblico in Toscana, portato avanti con determinazione dall’ex governatore Enrico Rossi. Insieme ad alcuni sindacati di categoria e a poche altre forze politiche, abbiamo denunciato un processo di privatizzazione che ha progressivamente messo in mano la salute dei cittadini alle misericordie, alle pubbliche assistenze e a tanti altri soggetti profit.
Il governatore Giani deve assegnare al più presto l’assessorato alla sanità ad una persona competente, e non ad un funzionario di partito, per riportare in mano pubblica tutto il sistema sanitario regionale, con investimenti massicci e una pianificazione del suo rilancio nella quale coinvolgere i soggetti interessati: le categorie mediche ed infermieristiche, le associazioni territoriali in difesa dei malati, i sindacati che in questi anni non hanno sottoscritto gli accordi che hanno legittimato lo smantellamento del SSR.