Pasqualino risponde alla Picchi, lettera aperta del consigliere leghista all’esponente del Pd

“Cara Olivia  – così scrive il consigliere Pasqualino (Lega), nella foto –  non posso esimermi nel replicare alla lettera che tu gentilmente hai scritto al nostro Sindaco riguardo alla chiusura dei locali alle 23:00, cosa che per tua informazione non avverrà come già annunciato dallo stesso e da alcune associazioni di categoria.  Mi chiederai, perché mi risponde il Consigliere Pasqualino, beh il Sindaco come ben sai non ha bisogno di avvocati difensori, la mia risposta è dettata dal senso del goal, perché da appassionato di calcio e da ex calciatore di basso rilievo, con la tua lettera hai messo la palla sul dischetto e mi hai invitato a tirare. Vedi Olivia, leggere da te frasi del tipo “non si può governare sui giornali e dentro i palazzi” mi fa sorridere molto, come mi fa sorridere la frase sui locali, questa vena solidale verso quegli imprenditori totalmente dimenticati dal tuo partito in questa fase drammatica. Mi sarei aspettato una tua netta presa di posizione proprio contro chi doveva garantire aiuti economici concreti agli stessi e ai dipendenti costretti ad aspettare mesi e mesi la cassa integrazione. Mi spiace che tu a riguardo non abbia speso nemmeno una parola, mentre riprendi il nostro Sindaco che giornalmente e anche con atti concreti mostra profonda vicinanza alle fasce più colpite interloquendo con tutte le associazioni di categoria che devo dire ci stanno dando un grosso contributo ai quali va  il mio personale ringraziamento. Il Sindaco sulla chiusura, come dicevo, ha già rassicurato tutti, ad oggi non è prevista nessuna ordinanza, detto ciò, la cosa che mi ha spinto più di tutte a rispondere alla tua lettera è il pensiero più grave da te espresso, ovvero, hai deriso una associazione di categoria definendo un gesto di esasperazione, una carnevalata e questo non offende soltanto la stessa ma tutti gli esercenti che sono prevalentemente quegli imprenditori che tu oggi vuoi difendere ma che stai denigrando solo ed esclusivamente perché si sono permessi di manifestare contro la vecchia amministrazione. Permettimi di dire un’ultima cosa e te la dico da collega della Commissione 3 che si occupa proprio di Commercio, chiedi scusa ai circa 100 imprenditori che  pacificamente quel giorno manifestarono perché stiamo parlando di famiglie che lavorano, danno lavoro, pagano le tasse e hanno tutto il Diritto di dire la propria anche con manifestazioni “democratiche” senza che nessuno identifichi il loro gesto come una carnevalata”.