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“Opera Panica Extralarge” di Alejandro Jodorowsky inaugura le stagioni del Teatro Era e del Teatro Studio

Opera Panica Extralarge – Nuovo cabaret tragico di Alejandro Jodorowsky, diretto da Fabio Cherstich, inaugura la stagione del Teatro Era di Pontedera (15-16 ottobre, ore 21) e del Teatro Studio ‘Mila Pieralli’ di Scandicci (17 ottobre, ore 21, 18 ottobre ore 16.45). È un anarchico e vitale inno alla vita nella sua dissacrante bellezza; uno spettacolo divertente e intelligente, coprodotto da Teatro Franco Parenti e Fondazione Teatro della Toscana. Niente moralismi, solo la grande poesia di Jodorowsky.

Opera Panica Extralarge è pensato come un pastiche, visionario e simbolico, composto da micro-pièce del geniale e folle Alejandro Jodorowsky brillante e surreale mosaico di sketch, balletti, canzoni filosofiche e pantomine, dove quattro giovani attori (Valentina Picello, Francesco Brandi, Loris Fabiani, Francesco Sferrazza Papa) si esprimono in un crescendo di quell’arte totale (panica) esplorata dal grande drammaturgo, accompagnati dalla musica composta ad hoc ed eseguita dal vivo dal duo di musicisti milanesi Duperdu (Marta Maria Marangoni e Fabio Wolf).

È un testo divertente, assurdo, violento e politico sulla ricerca della felicità. Inevitabile rimanere sedotti e spiazzati dalla comicità e dal paradosso di un’umanità incastrata nella sua stessa esistenza. Sul palco si alternano una selezione delle 26 mini-pièce che compongono il testo originale consongs philosophique dal sapore brechtiano, piccoli balletti e alcune video-pantomime.

Durante la preparazione dello spettacolo ho incontrato Jodorowsky a Parigi per parlare con lui del suo teatro e mi è rimasta impressa una frase che mi ha detto citando il suo manifesto per un teatro panico: “I romani dicevano “Io” indicandosi la pancia. Per loro il cervello era solo un congelatore delle idee che nascono calde all’altezza dell’ombelico. Il teatro si esprime con l’inconscio. Bisogna permettere ad esso di fluire in scena con la stessa libertà con cui sgorgano i sogni”. Spero che in questa versione dello spettacolo riesca ad andare sempre più verso la direzione indicata dall’autore”.