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Fridays for Future Pisa torna in piazza per il Sesto Sciopero Globale per il Clima

Sono tre le rivendicazioni del movimento ecologista che il 9 ottobre scenderà in piazza in tutta Italia: decarbonizzazione, una transizione ecologica che tuteli lavoro, istruzione e salute e verità sull’emergenza climatica ed ecologica in atto. A Pisa appuntamento alle 9 in Comune e alle 11.30 alla Scuola Elementare Don Milani con bambini e bambine in presidio.

L’ appuntamento è venerdì 9 ottobre in tutte le piazza d’ Italia per il sesto sciopero globale per il clima, il primo in piazza dopo la mobilitazione della scorsa primavera che si era svolta in modalità digitale a causa del lockdown.

Anche a Pisa in programma una manifestazione per l’emergenza climatica, con ritrovo alle 9.00 nella piazza del Comune (Piazza XX Settembre) con biciclette e cartelli.

Il corteo si muoverà in bicicletta percorrendo le vie della città, e arriverà alla scuola elementare Don Milani di S.Ermete verso le 11.30, dove sarà atteso da bambine e bambini in presidio.

“Nonostante la pandemia ci abbia mostrato i danni dell’attuale sistema economico e i danni potenzialmente immensi della crisi climatica, le persone al potere continuano a ignorarla o negarla – commenta Livia Tolve, biologa e attivista nel movimento per il clima a Pisa – Ma la pandemia, gli incendi, gli uragani, la siccità, la distruzione dei raccolti, le alluvioni e le migrazioni climatiche già oggi stanno mietendo vittime e di anno in anno. Nulla è sotto controllo, anche se continuano a venirci raccontate belle favole sulla crescita economica verde. Le emissioni continuano a crescere, allontanandoci sempre di più dal percorso sicuro per stare sotto 1,5°C di surriscaldamento globale”

“Le misure per la ripartenza – prosegue – sono l’occasione irripetibile per avviare la riconversione ecologica, risolvendo i problemi sociali del nostro paese. Abbiamo raccolto nella campagna “Ritorno al Futuro”, insieme a esperti e associazioni, molte proposte concrete per il governo italiano, che finora non ci ha ascoltati e sta spendendo denaro pubblico per ripristinare un passato malato e ingiusto.

La crisi climatica deve essere trattata come una crisi. E le persone al potere diano priorità alla sopravvivenza dell’umanità piuttosto che all’avidità di pochi.”

Tre le richieste principali che il movimento per il clima porterà in piazza venerdì:

· Una transizione ecologica che rilanci l’economia, attraverso la decarbonizzazione al 2030 e il rifiuto dei sussidi ai fossili;

· Giustizia Climatica, con una svolta verso l’ecologia che tuteli lavoro, sanità, istruzione e ricerca, e in generale le fasce più esposte della popolazione, garantendo i fondamentali diritti alla salute e allo studio di ogni persona, anche con ridistribuzioni di reddito;

· Verità sulla crisi attuale, prevedendo una campagna informativa capillare da parte del Governo, che tratti la crisi climatica – al pari della crisi sanitaria – come un’ emergenza.

“La scienza ha già fatto la sua parte indicandoci delle cause e dei responsabili del cambiamento climatico – afferma Paola Imperatore, dottoranda all’Università di Pisa e attivista in Fridays For Future Pisa – ora sta al governo agire in una direzione ecologica. Le scelte che questo farà in relazione ai finanziamenti europei provenienti dal Recovery Fund e in occasione della votazione della legge di bilancio rappresenteranno dei chiari segnali della volontà delle istituzioni di agire seriamente rispetto alla crisi ecologica o, al contrario, di continuare a ignorarla. Ma, in ogni caso, noi resteremo nelle piazze a difendere il nostro presente e a costruire insieme il nostro futuro.”