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Azienda Usl toscana nord ovest, in collaborazione con il Cnr conduce uno studio sul gioco d’azzardo a Pisa

 Uno studio sul gioco d’azzardo tra la popolazione adulta di Pisa. Lo sta conducendo l’Istituto di fisiologia clinica del Cnr in collaborazione con l’Azienda USL Toscana nord ovest e la Società della Salute, attraverso il Ser.D. della Zona Pisana.

Partecipare è facile, perché lo studio prevede l’invio a casa, ad un campione di cittadini pisani di età compresa tra i 17 e i 74 anni e selezionati tramite estrazione dalle liste anagrafiche, di un questionario, di colore arancione, a cui rispondere. Il questionario è assolutamente anonimo, garantisce la privacy dei partecipanti e contiene una serie di domande riguardanti le opinioni, le conoscenze e i comportamenti personali nei confronti del gioco.

Non importa che chi compila il questionario sia un giocatore d’azzardo o meno – sottolinea Sabrina Molinaro, responsabile scientifica dello studio – il successo della ricerca dipende dall’ampiezza della partecipazione”.

Lo studio prende le mosse dal Piano regionale 2017-2018 di contrasto al gioco d’azzardo patologico della Regione Toscana, che ha fortemente sostenuto un approfondimento sulla conoscenza del fenomeno con varie azioni a livello territoriale. A tale scopo ha affidato alla Società della Salute della Zona Pisana, quale soggetto titolare, il progetto, denominato ALP7 che, fra le varie azioni, contempla come parte principale la conduzione dello studio, denominato “GAPS Pisa – Gambling Adult Population Survey”, condotto dal Cnr.

Lo studio consentirà l’acquisizione di informazioni di dettaglio sulla diffusione del gioco d’azzardo, dei profili di gioco a rischio e problematico e sulle principali caratteristiche associate al comportamento di gioco. I dati raccolti attraverso lo studio campionario IPSAD®, infatti, offrono conoscenza del quadro a livello nazionale, non consentono di fornire un dettaglio statisticamente attendibile a livello territoriale. Nasce quindi l’esigenza di un approfondimento sulla diffusione dei comportamenti di gioco con dettaglio territoriale per orientare le politiche sociali e progettare interventi di prevenzione e trattamento ritagliati sulle necessità specifiche del territorio.

Il gioco d’azzardo è un fenomeno sociale che sta suscitando un crescente interesse generale, sia in conseguenza all’aumento delle sue proporzioni sia per la necessità di delinearne i contorni e caratterizzare i comportamenti di gioco nella popolazione. In Italia nel 2019 la raccolta del comparto giochi d’azzardo ha raggiunto i 110,5 miliardi di euro, stando agli ultimi dati pubblicati dall’Agenzia dogane e monopoli, con un aumento del 3,4% rispetto all’anno precedente. A livello regionale i dati forniti dall’Agenzia riguardano solo i giochi distribuiti su rete fisica, che nel 2019 hanno raccolto a livello nazionale 74,1 miliardi di euro (circa il 70% del totale della raccolta), di cui quasi 5 in Toscana (il 6,6% del totale nazionale).

Nonostante il dato toscano faccia registrare una lieve flessione rispetto all’anno precedente, i soli volumi di gioco non rendono conto della diffusione reale dell’interesse della popolazione per l’azzardo. Nel 2017 lo studio IPSAD® 2017 aveva rivelato che il gioco d’azzardo aveva coinvolto circa 17 milioni di italiani tra i 15 e i 64 anni, ovvero il 43% della popolazione. (dp)