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«La Tangenziale Nord-Est è l’opera cruciale della Pisa del futuro che permetterà di liberare la città dal traffico in ingresso e in uscita e di abbassare i livelli di inquinamento atmosferico. I fondi messi a disposizione dall’Europa rappresentano l’irripetibile occasione per concretizzare un progetto destinato a fluidificare la viabilità e cambiare il volto della città e dei territori limitrofi». Accedere ai fondi europei per far fronte alla mancanza delle risorse necessarie alla realizzazione dell’opera è la proposta di Federico Eligi, capolista di Italia Viva +Europa alle prossime elezioni regionali.
«La Regione può giocare un ruolo di primo piano per supportare gli enti locali e portare finalmente a compimento un progetto fondamentale per la Pisa del futuro – sottolinea Eligi -. La Tangenziale Nord-Est rappresenta un’infrastruttura primaria e sempre più necessaria, soprattutto alla luce dell’avanzamento del cantiere per il completamento del policlinico di Cisanello. Un’opera di fondamentale importanza, a servizio dell’ospedale, della città e dei territori circostanti che permetterà di liberare Pisa dal quotidiano traffico in entrata e in uscita e di abbassare notevolmente i livelli di inquinamento oltre a rappresentare un passo significativo per la costruzione dell’area urbana pisana: un’infrastruttura essenziale non solo per la città, ma per tutto il territorio. All’appello mancano però ancora alcune decine di milioni: i fondi stanziati dall’Europa a sostegno dello sviluppo dei territori rappresentano la grande occasione per realizzare un progetto non più rinviabile, soprattutto in previsione di un ulteriore aumento dei flussi di traffico da e per l’ospedale. Occorre fare in fretta per intercettare le risorse, anche adeguando il progetto agli standard europei prevedendo ad esempio una pista ciclabile parallela alle carreggiate per promuovere, incentivare e sviluppare la mobilità e la connessione dolce tra i vari territori dell’area pisana e adattare il tracciato e l’opera al paesaggio che caratterizza la piana pisana che, parallelamente alla realizzazione dell’infrastruttura, deve essere salvaguardato e allo stesso tempo valorizzato».