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Strumenti di legalità nella Toscana del Covid-19. Scognamiglio: “Digitalizzazione delle gare, riuso sociale dei beni confiscati e diritto a comprendere”

Strumenti di legalità nella fase storica del Covid. Si è discusso di questo ieri sera al circolo “I Passi”, in un incontro moderato dal giornalista Francesco Paletti, a cui hanno partecipato l’avvocato Giovanni Pagano, Giuliano Palagi, avvocato, membro della Commissione consultiva di Avviso Pubblico e Maria Antonietta Scognamiglio, candidata alle elezioni regionali nella lista del PD. “Il Covid-19 sottopone la legalità a nuove sfide, per questo ho deciso di incontrare le associazioni che quotidianamente lavorano sul tema, per formulare con loro una proposta attuale e concreta da portare al Consiglio Regionale”.

Così Maria Antonietta Scognamiglio, che ha elencato tre proposte, a partire anche dai suggerimenti già espressi dall’ANAC: “Primo, la piena digitalizzazione delle gare regionali, per velocizzare le procedure e metterle davvero al riparo da tentativi di manipolazione. Secondo, ripensare l’utilizzo dei beni confiscati in un’ottica di emergenza. Penso alla possibilità di assegnazione diretta degli immobili agli enti locali, per finalità sociali e di emergenza abitativa, che includano la valorizzazione del bene stesso. Penso anche ai beni mobili, che rimangono parcheggiati per molto tempo negli uffici giudiziari dopo il sequestro, prima di essere restituiti alla collettività”.

“Al terzo punto – conclude Scognamiglio – c’è il tema della trasparenza. Io credo che la nuova frontiera della trasparenza sia quella del diritto a comprendere, oltre al pieno esercizio del diritto di essere informati. Le leggi sono scritte in modo incomprensibile ai più, il linguaggio amministrativo è respingente, siamo immersi in una marea di dati che non sappiamo leggere. Questo scoraggia la partecipazione e minore partecipazione significa creare un ambiente più favorevole alla corruzione e al malaffare”. Infine una riflessione sull’Osservatorio della Legalità: “Una conquista della Regione Toscana che va preservata e sostenuta. A livello comunale, come opposizione abbiamo fatto l’impossibile per rendere operativo quest’organo anche a Pisa: la Lega in maggioranza non ci avrebbe nemmeno pensato. Continueremo a vigilare perché non vengano fatti passi indietro”.