Rapporto adolescenza di Fondazione Charlie, Istituto Piepoli e Fondazione Pisa. Nardini (PD): “Un vero tesoro a cui attingere per politiche di programmazione che partano da condizione reale degli adolescenti”
Ho letto con molta attenzione il rapporto sulla condizione adolescenziale in Italia e in Toscana, presentato ieri in Regione e promosso dalla Fondazione Charlie Onlus in collaborazione con Fondazione Pisa e Istituto Piepoli. Penso sia un vero e proprio tesoro per noi Amministratori locali e per poter finalmente mettere in campo delle politiche sensate per questa fascia di età. La politica si occupa troppo poco degli adolescenti e quando lo fa di solito parte dalla visione degli adulti, piena di preconcetti. È molto interessante come questa ricerca smonti lo sguardo mainstream sulle nostre ragazze e i nostri ragazzi, che di solito ci vengono presentati come privi di valori e di progetti, puri edonisti che vivono il presente: una lettura scritta dai quegli stessi adulti che hanno tolto diritti e prospettive a questa generazione in cui, per questo, non mi ci sono mai ritrovata.
Al contrario, dai dati della ricerca, emerge una generazione sensibile, in cerca di sicurezze, con relazioni sociali positive e una grande voglia di emancipazione e di futuro. In Toscana poi, colpisce la positività della percezione di sé e del contesto in cui si vive. Ci sono anche aspetti che fanno molto riflettere, come il fatto che i giovani non ritengano minimamente meritocratico questo Paese, non credano alla politica pur interessandosi a essa, o gli elementi di disagio sociale che non sono assenti e la percentuale di vittime di bullismo. In Regione abbiamo messo in campo azioni significative per i giovani in questi anni, ma c’è da lavorare molto su questa fascia della popolazione, che è una risorsa straordinaria e dimenticata della nostra società, a partire da come si spenderanno le risorse europee per le nuove generazioni.
Voglio ringraziare Fondazione Charlie, che da anni svolge un lavoro straordinario sul nostro territorio, Istituto Piepoli e Fondazione Pisa per questo strumento straordinario che penso debba avere continuità. Credo anche che le istituzioni se ne dovrebbero avvalere sistematicamente per efficaci azioni di programmazione che partano da bisogni reali. Se rieletta in Regione spingerò in tale direzione.