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Le cinque priorità di Federico Eligi per migliorare il sistema sanitario regionale

«Grazie ad un sistema sanitario di eccellenza basato sul territorio e sui grandi ospedali integrati con le Università pubbliche, la Toscana ha retto abbastanza bene l’impatto con il Covid-19, ma la pandemia obbligherà comunque a riflettere e a rivedere le modalità di organizzazione e di rapporto con i cittadini, rafforzando il legame tra le strutture territoriali e quelle centrali». Sburocratizzazione, rafforzamento delle strutture territoriali, riduzione delle liste di attesa, prevenzione ed incentivi per il personale sono le cinque priorità in ambito sanitario che Federico Eligi, capolista di Italia Viva +Europa alle prossime elezioni regionali, si impegna a concretizzare.

«La rete costituita anche da medici di medicina generale deve essere ancora di più la spina dorsale della raccolta e della gestione del bisogno sanitario della Toscana – sottolinea Eligi -. Mentre la rete ictus e quella delle malattie cardiache, centrata sull’urgenza, ha dimostrato in Toscana ed in particolare nell’area Nord-Ovest un eccellente livello di integrazione, è invece carente un piano centrato sull’integrazione e sulla gestione di eventi pandemici legati alle malattie infettive. Occorre quindi riprendere le linee guida del documento di programmazione delle Aziende sanitario-ospedaliere del Nord-Ovest e rafforzare il network della medicina territoriale anche prevedendo, come era nello spirito della riforma sanitaria, un pieno coinvolgimento delle Società della Salute e dei sindaci nei percorsi a carattere socio-assistenziale. Cruciale anche un ripensamento delle modalità di accesso alle prestazioni: nonostante il livello di eccellenza della Toscana, non è stato ancora risolto l’atavico problema delle liste di attesa che negli ultimi mesi ha mostrato effetti perversi per le patologie non Covid. La Regione deve avviare il processo per la riduzione delle liste di attesa dando priorità ai professionisti strutturati con convenzioni interne, introducendo la possibilità di fare prestazioni aggiuntive con tariffe e tempi concordati e avviando un percorso di assunzioni. Necessario – aggiunge Eligi – snellire anche i processi amministrativi e burocratici per velocizzare l’acquisto di macchinari e strumenti e facilitare i progetti di ricerca scientifica e clinica».

Parallelamente è però necessario rafforzare l’informazione e la formazione alla prevenzione, vero volano del risparmio. «A partire dalle scuole, occorre sensibilizzare sui corretti stili di vita e su una corretta educazione alimentare, iniziare un percorso di lotta alle dipendenze e per una corretta informazione in materia di sessualità, dall’uso dei contraccettivi all’interruzione volontaria di gravidanza – prosegue Eligi -. Per l’attuazione del processo di miglioramento della sanità toscana dovranno essere previsti anche incentivi e gratificazioni per il personale al raggiungimento degli obiettivi, introducendo anche una maggiore centralità decisionale all’interno delle strutture sanitarie per ridurre il gap tra la componente politica che amministra la classe medica».