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Ieri al porto di Livorno l’Asl Toscana nord ovest ha fatto il punto sull’attuazione dell’ordinanza firmata lo scorso 25 agosto dal Presidente della Regione Toscana Enrico Rossi, visto che da domenica 30 agosto è partita l’esecuzione di test tamponi molecolari (gratuiti e su base volontaria) ai viaggiatori che transitano nei porti e nelle principali stazioni ferroviarie presenti sul territorio dell’Asl. Insieme al direttore generale Maria Letizia Casani – erano presenti, all’interno del Terminal di Porto Livorno 2000 al Varco Fortezza, il direttore della Zona Distretto di Livorno Laura Brizzi, il direttore del dipartimento della prevenzione Ida Aragona e Moira Borgioli in rappresentanza del dipartimento infermieristico ed ostetrico. La dottoressa Casani ha evidenziato che a partire dal 30 agosto erano stati offerti ai cittadini i primi tamponi, anche per testare le procedure in vista dell’avvio dell’attività a pieno regime, che è avvenuta lunedì 31 agosto.
Da quella data fino alla notte tra giovedì 3 e venerdì 4 settembre, al porto di Livorno sono stati eseguiti 3.412 tamponi.
Questo il dettaglio:
lunedì 31 agosto: 737;
martedì 1 settembre: 980;
mercoledì 2 settembre: 1036;
giovedì 3 settembre: 659.
Il direttore generale ha sottolineato anche che al porto di Livorno, rispetto ai 2099 tamponi refertati a ieri (3 settembre), sono stati individuati 11 positivi con una percentuale di positività dello 0,52%.
La percentuale di adesione da parte dei viaggiatori varia dall’8 al 15% a seconda della nave.
Questa anche la situazione negli altri porti e stazioni del territorio aziendale:
porto di Piombino: 986 tamponi effettuati (31 agosto: 366; 1° settembre: 333; 2 settembre: 164; 3 settembre: 123) – 5 positivi su un totale di 277 test refertati (1,8%);
stazione di Pisa: 539 tamponi effettuati (31 agosto: 160; 1° settembre: 140; 2 settembre: 100; 3 settembre: 139) – 1 positivo su un totale di 245 test refertati (0,41%);
stazione di Viareggio: 268 tamponi effettuati (31 agosto: 72; 1° aprile: 61; 2 aprile: 54; 3 aprile: 81) – 6 positivi su un totale di 270 refertati (2,2%).
Nel corso della conferenza stampa è stato ricordato che le persone che si sottopongono al test devono attenersi rigorosamente ai comportamenti previsti per l’isolamento fiduciario rimanendo nella propria abitazione, fino alla comunicazione del test, che avviene entro le 36 ore successive. In caso di negatività del test non viene adottato alcun provvedimento restrittivo; in caso di positività la persona viene presa in carico dal dipartimento di prevenzione della Asl di riferimento per la procedura di quarantena e di sorveglianza sanitaria. Ai residenti in Toscana il referto arriva direttamente nel Fascicolo Sanitario Elettronico (FSE), oltre che per mail; ai cittadini di altre Regioni arriva per posta elettronica.Nei prossimi giorni sarà però operativa anche un’app della Regione Toscana che permetterà di inviare direttamente i referti agli indirizzi lasciati dagli utenti alle postazioni Asl. Nei primi giorni c’è stato qualche ritardo, legato soprattutto a problemi informatici, ma adesso la situazione si sta avviando alla normalità, grazie anche ad alcune misure migliorative che sono state messe in campo. Per evitare possibili attese nei porti e nelle stazioni, ai viaggiatori residenti in Toscana si raccomanda ancora di prenotare il tampone entro le 24 ore dall’arrivo o della partenza sul sito http://viaggiasicuro.sanita.toscana.it/. In questo modo il viaggiatore residente in Toscana ottiene un comodo accesso programmato nelle ore successive al rientro in una delle sedi dei “drive-trough” distribuiti su tutto il territorio regionale, 13 dei quali si trovano nel territorio dell’Azienda USL Toscana nord ovest.
La direttrice generale ha fatto presente che per garantire il servizio in porti e stazioni l’Asl ha pianificato e messo in piedi un’organizzazione davvero imponente con il coinvolgimento di centinaia di professionisti (che si sono andati ad aggiungere a quelli che già da luglio effettuano servizio di accoglienza all’aeroporto di Pisa). Ogni giorno infatti nelle due stazioni ferroviarie (Pisa e Viareggio) e nei due porti (Livorno e Piombino) sono impegnati complessivamente circa 110 operatori (tra sanitari e amministrativi) dal lunedì al venerdì ed oltre 130 nei fine settimana. Subito il giorno successivo all’entrata in vigore dell’ordinanza regionale, l’Azienda ha pubblicato e diffuso a tutti i dipendenti un bando di manifestazione d’interesse rivolto al personale infermieristico ostetrico ed OSS per l’esecuzione dei test – tamponi molecolari ai viaggiatori in transito ai porti di Livorno e Piombino ed alle stazioni ferroviarie di Pisa e Viareggio. Grazie alle molte adesioni che sono arrivate in questi giorni dagli operatori di tutti i territori aziendali è stato possibile far partire il servizio da domenica 30 agosto. La dottoressa Casani ha quindi ringraziato per la disponibilità e la collaborazione tutti gli operatori, in particolare coloro che hanno partecipato alla manifestazione d’interesse, accettando di effettuare questa attività in orario aggiuntivo.
Il grazie della Direzione va al dipartimento infermieristico, agli amministrativi ed a coloro che si sono occupati della logistica, all’Ufficio tecnico, alle Tecnologie sanitarie, agli operatori dell’Igiene e Sanità Pubblica e dei Laboratori. Oltre che a tutto il personale impegnato nei territori nella prevenzione e nella diagnostica Covid. Solo l’impegno di tutti questi operatori ha permesso di garantire sempre più controlli ed una capillare attività preventiva, con tamponi e test sierologici, che sono l’arma migliore per arrivare ad individuare in maniera precoce i nuovi positivi e per tenere sotto controllo il Covid. Il virus, infatti, è sempre più diffuso nei nostri territori ma è anche aumentata in maniera consistente la capacità di fare tamponi: l’Asl Toscana nord ovest ne esegue oltre 2.500 ogni giorno, più di quanti ne venivano effettuati a marzo-aprile, in piena emergenza.
Per le iniziative specifiche legate all’ordinanza regionale 80, la dottoressa Casani e gli altri rappresentanti dell’Asl hanno espresso la loro gratitudine anche a tutti coloro che hanno reso possibili le procedure: Prefetture, Autorità portuale, Porto Livorno 2.000 (con un ringraziamento particolare anche per l’ospitalità), Darsena Toscana, Comuni (in questo caso quello di Livorno ma anche tutte le altre amministrazioni comunali che hanno collaborato), Protezione civile e Associazioni di volontariato, Questore (anche per Polizia Portuale), Comandante dei Carabinieri, Comandante della Guardia di finanza, Comandante della Polizia Municipale, Esercito, altri Enti ed Associazioni coinvolti nei vari territori.Nella conferenza è stato fatto, inoltre, il punto sugli screening in corso nelle varie sedi aziendali per il personale della scuola: su oltre 10mila test sierologici, meno di 100 persone sono risultate positive al sierologico ma finora tutti i tamponi di verifica effettuati hanno dato esito negativo ed al momento non risultano casi di positività tra gli insegnanti del territorio dell’Asl Toscana nord ovest. Sono comunque molti i docenti che hanno fatto richiesta dei test sierologici, tanto che in alcune realtà, ad esempio a Lucca, sono stati aumentati gli slot disponibili. Le molte prenotazioni denotano la grande attenzione che gli operatori della scuola nei confronti di questa problematica. L’Asl è tra l’altro impegnata su più fronti per garantire che il ritorno sui banchi di alunni e studenti avvenga secondo le regole per prevenire e contenere il contagio da Coronavirus.
Oltre al tema degli esami sierologici, da segnalare il bando (la delibera è stata pubblicata oggi, 4 settembre) per selezionare i cosiddetti “medici a scuola“, ovvero le professionalità mediche da dedicare alle attività sanitarie previste dai protocolli del Ministero della Salute per l’avvio delle attività scolastiche. La loro individuazione è prevista da un’apposita ordinanza regionale che stabilisce anche che l’elenco dei candidati dovrà essere disponibile entro il prossimo 30 settembre. I selezionati stipuleranno con l’Asl specifici contratti libero professionali. Il bando sarà aperto anche a laureati iscritti all’ordine non in possesso della specializzazione ed anche ai medici in pensione. Si tratta di figure che potranno essere validi punti di riferimento per tutto ciò che riguarda le misure di prevenzione da adottare, i comportamenti da tenere e ogni altro aspetto sanitario inerente la vita scolastica in tempo di Covid. Questa misura rappresenta un ulteriore rafforzamento della sanità territoriale, visto che questi professionisti potranno lavorare in collegamento i nuclei di sorveglianza integrata costituiti dall’Asl su ogni territorio e quindi anche con pediatri e medici di famiglia. La direttrice generale ha chiuso l’incontro con un invito alla vaccinazione influenzale. Quest’anno è infatti particolarmente importante che i cittadini di vaccinino contro l’influenza (soprattutto quelli più fragili). Ciò anche per evitare che un’eventuale recrudescenza del Covid-19 risulti aggravata dalla concomitante circolazione del virus influenzale. Proteggere il maggior numero di persone con la vaccinazione, a partire da coloro già in precarie condizioni di salute e a maggior rischio di complicanze (tanto dell’influenza quanto del Covid-19), permetterebbe di semplificare la diagnosi e la gestione dei casi sospetti, dati i sintomi simili tra le due malattie.
(sdg)