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Terminati i lavori di riqualificazione agli ex Macelli

Durante gli interventi portato alla luce un tratto di mura medievali del XII secolo

Sono terminati gli interventi per la riqualificazione di piazzale Spadoni e dell’area degli ex Macelli. Nel corso dei lavori però una sorpresa: il ritrovamento di un tratto di mura medievali risalenti alla metà del XII secolo.

I lavori, inseriti nel programma delle opere per la realizzazione dello Science Center nelle piazze di ingresso della Cittadella Galileiana, erano iniziati lo scorso 10 febbraio. Obiettivo la valorizzazione dell’ingresso del parco, trasformando quello che era un parcheggio in una accogliente piazzetta, con nuova pavimentazione in pietra, cemento architettonico, elementi di arredo, nuove piantumazioni e nuovo impianto di illuminazione. Un intervento che riguardava largo Spadoni e l’ingresso da via Macelli, anche in questo caso con una nuova pavimentazione in cemento architettonico, il rifacimento degli intonaci delle murature, la realizzazione di un nuovo sistema di controllo degli accessi e una nuova illuminazione.

«Una nuova riqualificazione per l’ingresso dei Vecchi Macelli – commenta il sindaco Michele Conti – che tra l’altro ospiteranno tra qualche giorno una serie di eventi cittadini per il Summer estivo pisano, rivisitato alla luce dell’emergenza covid-19. Oggi largo Spadoni risulta quindi riqualificato e reso ancora più bello. Manca solo qualche arredo e qualche pianta da fiore che posizioneremo dopo l’estate».

«Con questo intervento – commenta l’assessore ai lavori pubblici Raffaele Latrofa – abbiamo reso più fruibile il parco della Cittadella Galileiana e dei Vecchi Macelli che ospiterà lo Science Center. Si tratta di lavori che contribuiscono a riqualificare il quartiere e la piazzetta esterna all’area, rendendo più accogliente e decorosa tutta la zona. Con questo intervento abbiamo recuperato uno spazio, un luogo sempre più attrattivo e centrale per i cittadini e i turisti. Il ritrovamento archeologico inoltre – conclude Latrofa – ci regala un altro importante spaccato nella nostra storia».

L’inaspettata scoperta è avvenuta in occasione dei lavori di riqualificazione della piazza d’ingresso ai Vecchi Macelli. In largo Spadoni è tornato alla luce un tratto delle mura Repubblicane abbattuto agli inizi del ‘900 per aprire un varco ai Macelli Pubblici, costruiti nell’immediata periferia della città per motivi di igiene e decoro pubblico. Lo scavo, finalizzato al posizionamento di alberature e di una serie di cavidotti elettrici per la nuova illuminazione, è stato quindi necessariamente affiancato dall’assistenza archeologica, curata dalle archeologhe Elisabetta Abela, Chiara Condoluci e Maila Franceschini con la direzione scientifica della dottoressa Claudia Rizzitelli della Soprintendenza Archeologia Bella Arti e Paesaggio di Pisa e Livorno.

L’affioramento della struttura muraria sull’allineamento delle fortificazioni ancora esistenti, a poche decine di centimetri dal piano stradale attuale, ha indotto la direzione dei lavori, in accordo con la Soprintendenza competente, ad ampliare le indagini con l’apertura di un saggio di quattro metri per tre, scavato fino alla profondità di un metro e mezzo. Le mura portate alla luce, spesse circa due metri e mezzo, furono costruite con la tecnica a sacco e conservano ancora entrambe le cortine in blocchi squadrati in calcare di San Giuliano, divise da un’intercapedine riempita con materiale frammentario legato con malta tenace. Sono inoltre ben visibili, su entrambi i lati, due buche pontaie, cioè le tracce delle impalcature lignee a sostegno dei ponteggi. Questo tratto delle mura urbane fu costruito tra il 1160 e il 1161 e con esso si completò il perimetro murario che chiudeva la città sul lato destro dell’Arno.

Poco distante è stata anche rinvenuta una porzione del muro semicircolare intonacato che delimitava l’ingresso ai Macelli e chiudeva lo slargo, appoggiandosi al tratto superstite delle mura repubblicane quando ancora non esisteva la via Rustichello di Pisa.

Gli interventi di riqualificazione hanno comportato una spesa di 349.976,46 euro; la direzione dei lavori era stata affidata all’architetto Roberto Pasqualetti del Comune di Pisa.