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“Il bando della Regione Toscana per ristorare i danni sopportati dalle guide turistiche durante il periodo di lockdown, come avevamo previsto, è imbarazzante. A fronte di una cifra assolutamente insufficiente, che potrebbe aggirarsi attorno ai 100 euro, è richiesto il pagamento di 16 euro di marca da bollo e la produzione di una significativa quantità di documentazione. Una beffa inaccettabile se consideriamo che la pubblica amministrazione deve essere accessibile, prossima e trasparente. Per questi motivi l’accesso al ristoro dovrebbe essere semplificato, l’importo corrisposto adeguato e i costi proporzionali ai benefici. Se poi consideriamo che altre regioni più virtuose, come le Marche, hanno previsto una specifica legge per esentare dal pagamento dei bolli i ristori post lockdown, questa situazione diventa ancora più paradossale.”
Così Irene Galletti, candidata alla Presidenza della Regione Toscana, commenta l’esito dell’incontro con i rappresentanti delle Associazioni di Guide Turistiche della Toscana e delle Associazioni Nazionali. Presenti all’appuntamento anche Silvia Noferi, capolista nella circoscrizione di Firenze alle elezioni regionali e l’Onorevole Angela Masi, componente della Commissione parlamentare Attività Produttive, Commercio e Turismo.
“A giugno scorso – chiarisce Irene Galletti – ho presentato una mozione in Consiglio regionale per chiedere fondi specifici a sostegno delle guide che lavoravano in Toscana. Nella stessa seduta Giani, spalleggiato dal centrodestra, ha proposto in alternativa una legge per 500mila euro, sempre in favore delle guide turistiche, senza tuttavia chiarire la platea dei beneficiari. Fattore non secondario perché nelle liste a disposizione della Regione compaiono diversi professionisti, che magari non hanno lavorato un solo giorno in Toscana, ma che sono presenti ed hanno diritto al beneficio per via del pasticcio dei corsi rapidi per guide turistiche. Caso che proprio noi abbiamo sollevato per primi, poi ripreso a livello nazionale da Striscia la Notizia.”
“Questo specifico episodio chiarisce ulteriormente, semmai ce ne fosse ancora bisogno, la differenza tra noi e loro. Noi siamo abituati ad approfondire le questioni con i portatori di interesse, studiando soluzioni condivise e puntuali. Loro, centrosinistra e centrodestra, senza distinzioni, si uniscono per proporre soluzioni apparentemente superlative, senza però approfondire nel merito. Risultato: una proposta insufficiente, che non garantisce adeguatamente le guide turistiche che lavorano in Toscana.”
“Invito l’Assessore regionale Stefano Ciuoffo a valutare, insieme alle associazioni delle guide, se ritirare questo bando per ripresentarne entro breve un altro, più adeguato e meno offensivo nei confronti di questi professionisti, tenendo presente che alcuni di loro hanno già presentato la domanda temendo la possibilità di un click day. Oltre a questo dovrebbe anche spiegare – incalza la candidata presidente -, nella manovra da trecento milioni varata per sostenere l’economia, le imprese e i comuni, quali siano gli interventi previsti per le guide turistiche che lavorano in Toscana e quali quelli destinati alla ripresa del comparto turistico”.
“Le guide turistiche professionali della Toscana – conclude Galletti – vanno tutelate e salvaguardate, non mortificate”.