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Tanti proclami e propaganda, fin dalla campagna elettorale, ma il problema della sicurezza della zona stazione rimane, anzi peggiora. E’questa la premessa di una interpellanza al sindaco firmata dai consiglieri del Pd Vladimiro Basta e Olivia Picchi che analizzano i fenomeni di degrado nella zona della stazione.
Basta e Picchi rilevano “l’assoluta inefficacia di misure-spot come l’apertura sotto le logge di viale Gramsci di un ufficio dei vigili urbani quasi sempre vuoto perché inadatto (non c’è neanche il bagno!) o come lo stazionamento di auto dei vigili urbani senza nessuno a bordo con la grottesca illusione di voler fare da deterrente agli episodi di criminalità che si ripetono o al crescente utilizzo dei loggiati di viale Gramsci e Piazza Vittorio Emanuele per bivacchi e accampamenti in spregio alle più elementari norme di igiene, fatto quindi ancor più grave in emergenza Covid-19”.
“Il fallimento, o meglio, la evidente incapacità di elaborare soluzioni – aggiungono i consiglieri del Pd – è ormai conclamata e ci sarebbe da ridere, se non fosse drammatico, della farsa tra il sindaco Conti, l’assessore alla sicurezza Bonanno e il deputato Ziello nella delegittimazione reciproca su chi deve darsi da fare”.
Una cosa, da subito, ci sarebbe da fare, secondo i due consiglieri di opposizione, che richiamano in tal senso un iter che l’amministrazione Filippeschi aveva avviato anche con prefettura e titolari dell’attività: “trasferire altrove e in zona non nevralgica il punto scommesse Snai che attrae un’utenza che oltre ai giocatori d’azzardo si trascina un indotto pericoloso come dimostrano le continue risse, reati compiuti e inseguimenti”.
Ma su questo punto, secondo l’interpellanza Pd, c’è qualcosa che non torna. “Come mai – si afferma – il sedicente ufficio della polizia municipale si trova in locali messi a disposizione della Snai, rischiando un conflitto di interessi e facendo insorgere il dubbio che i vigili siano lì per tutelare la Snai e non per controllare la zona? E poi: quei locali sono conformi alle norme per ospitare le attività della polizia municipale? Infine: per quali ragioni Conti, Bonanno e ora anche il cosiddetto consulente Ziello non danno seguito all’iniziativa per lo spostamento del punto Snai, che sarebbe un primo vero concreto atto verso una bonifica dell’area?”.
“Forse – concludono i due – c’è qualche motivo perché non si procede. Ma allora è necessario, oltre che giusto, che il consiglio comunale e la città lo sappiano”