Anche a Pisa si può firmare la proposta di legge di iniziativa popolare, presentata dal comitato promotore ‘Libera l’Europa -UExit‘, depositata presso la Corte di Cassazione e già pubblicata in Gazzetta Ufficiale ( n° 136 del 28/05/2020). Fra i promotori spicca anche il critico d’arte, nonché parlamentare, Vittorio Sgarbi.
Nella nostra città, il consigliere comunale, Manuel Laurora, che lui precisa di maggioranza, ha dato la disponibilità ad autenticare le firme inerenti la proposta di legge di iniziativa popolare per il referendum all’uscita dalla UE(vedi documento protocollato), quindi, oltre a potersi recare a firmare con un documento d’identità valido presso l’URP del Comune di Pisa, in piazza XX Settembre (Palazzo Pretorio) davanti a Palazzo Gambarcorti dal lunedì al venerdì dalle ore 9 alle 12 (aperto anche nel mese di agosto), si potrà firmare, sin da oggi, contattando il 3884970865 (anche SMS), e firmare ‘porta a porta’ con le dovute precauzioni sanitarie vigenti legate al virus (obbligo di mascherina e gel disinfettante).
“Ho dato tale disponibilità nel mio ruolo di consigliere comunale di Pisa in quanto da sempre strenuo difensore dell’istituto referendario – ritengo che, anche l’Italia, come tanti altri Paesi europei (nel merito l’Inghilterra), ma soprattutto prendendo ad esempio la Svizzera, ‘Patria’ del referendum senza quorum per eccellenza, possa riformare la parte della Costituzione, che ad oggi non permette di poter indire referendum anche propositivi, oltre a quelli abrogativi, ad esempio. Questa proposta di legge va anche in questa direzione, l’obiettivo infatti è permettere ai cittadini elettori italiani di potersi esprimere democraticamente, così da poter aprire un vero dibattito civile di confronto sui pro e contro, i vantaggi e gli svantaggi legati a questa UE e dare alla fine la parola al Popolo sovrano, come appunto recita l’articolo 1 comma 2 della nostra Carta costituzionale.” – Aggiunge – “Comunque il Comitato promotore dell’iniziativa, nello specifico fa riferimento all’articolo 50 del Trattato sull’Unione europea, che norma il recesso volontario ed unilaterale di uno Stato membro dalla UE. L’articolo in questione definisce anche la procedura di recesso in base alla quale la UE stringe un accordo con lo Stato che decide di recedere.” – E conclude – “Credo che aver voluto cedere la sovranità politica, fiscale e monetaria alla UE, senza alcun coinvolgimento diretto dei cittadini, non sia stato in piena sintonia con l’ideale di quella vera Europa dei Popoli cui aspiravano i Padri fondatori. Questa UE tecno finanziaria, sembra, di fatto, tutta numeri, tutta interessi, senz’anima, senza radici, senza identità e lontana anni luce dalle esigenze dei cittadini europei. Quindi anche per dare una sveglia democratica al Parlamento italiano, invito tutti i cittadini residenti a Pisa a firmare, visto che si potrà farlo fino al prossimo autunno”.