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“E’ bello vedere buona parte del mondo ambientalista toscano compatto contro il progetto del gassificatore Eni. È il segno che tra i cittadini c’è voglia di lottare contro una politica che non ha nulla di innovativo e che, anzi, fa di tutto per non investire davvero sull’economia circolare. Voglio ringraziare gli organizzatori della manifestazione di oggi a Livorno: la loro energia è un motivo in più per portare in fondo le battaglie in cui crediamo”.
Così Irene Galletti, candidata del Movimento 5 stelle alla presidenza della Regione, che oggi pomeriggio ha partecipato al presidio organizzato da associazioni e comitati davanti ai cancellai della raffineria Eni di Stagno.
“Questo – prosegue Galletti – è un impianto di cui non si sa ancora tutto, ma quello che sappiamo non ci piace, anzi. Rappresenta il tentativo di Rossi e del Pd di mascherare il fallimento della loro pianificazione dei rifiuti degli ultimi 30 anni. I cittadini non chiedono la luna, chiedono chiarezza sul futuro del territorio livornese e sull’impatto che avrebbe sulla salute degli abitanti. In un’area, non dimentichiamolo, già massacrata dalla presenza della attuale raffineria e di altri impianti inquinanti”.
“Questa è una battaglia che si combatterà a Firenze – conclude la candidata –, ma noi siamo in contatto con il Ministero che ci conferma che a Roma non è stato ancora firmato nulla. Il Ministro ci aggiornerà presto su tutte le informazioni in suo possesso e sullo stato dell’arte delle bonifiche. Sarà il prossimo governatore a decidere se dare il via libera o meno a questo nuovo gassificatore. I candidati Giani e Ceccardi sono già pronti a firmare un progetto del genere. Io no. Livorno e Collesalvetti non possono subire anche questo”.
Irene Galletti, candidata del Movimento 5 stelle alla presidenza della Regione Toscana