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Al momento la maggioranza dei focolai pandemici toscani ha origine
straniera e in particolare molte delle persone positive provengono
dall’Albania, dal Bangladesh e dal Perù. Per questo motivo il presidente
Enrico Rossi ha incontrato oggi i consoli dei tre paesi chiedendo loro, e
alle relative comunità, la massima consapevolezza e vigilanza sui
potenziali rischi sanitari. In particolare è stata attivata una
collaborazione al fine di informare con precisione e pertinenza sulle
misure a contrasto della pandemia per chi arriva in Italia da paesi al di
fuori dell’Unione Europea. I punti imprescindibili di questa informazione,
che derivano dai decreti del Governo e dalle ordinanze della Regione
Toscana, stabiliscono l’obbligo della quarantena di 14 giorni e della
comunicazione del domicilio, oltre che la comunicazione puntuale
dell’andamento delle condizioni di salute nel corso della quarantena. Solo
attraverso l’adempimento di questi obblighi sarà possibile per il Sistema
sanitario regionale garantire una sorveglianza attiva in grado di
monitorare e tracciare correttamente la diffusione del virus. È prevista
la segnalazione all’autorità giudiziaria per chi non rispetta queste
semplici norme di comportamento.
Tra i fattori che concorrono alla diffusione del contagio è stato inoltre
rilevato quello del sovraffollamento abitativo. In casi di contagio, il
sovraffollamento costituisce un rischio concreto per la propria famiglia e
per la propria comunità. Per questo motivo, d’intesa con i sindaci, la
Regione ha stabilito che le Aziende sanitarie provvedano a trasferire i
soggetti positivi al Covid-19 che abitano in condizioni di sovraffollamento
presso alberghi sanitari e che, qualora questo non avvenisse, saranno
disposte multe e sanzioni pecuniarie.
Il presidente della Toscana ha ricordato come la Toscana sia una terra
accogliente e sicura, ma anche come per il pieno godimento dei diritti e
dei doveri di cittadinanza vi sia la responsabilità della propria e altrui
salute, consapevolezza imprescindibile nell’emergenza sanitaria che stiamo
attraversando.
L’incontro odierno con i consoli di questi tre paesi, che il presidente
Rossi ha ringraziato per la disponibilità, è il preludio ad una
dichiarazione d’intenti che sarà sottoscritta domani al fine di impegnare
le strutture diplomatiche, e le loro comunità di riferimento, alla massima
informazione e diffusione di queste disposizioni anti-Covid. La Regione e
il Sistema sanitario offriranno tutti gli strumenti, le notizie e i
chiarimenti necessari affinché la prevenzione primaria diventi l’arma
principale per contrastare la diffusione del virus.
Il tavolo di consultazione con le rappresentanze diplomatiche attivato
dalla Regione potrà essere allargato ad altre rappresentanze dei paesi
extra-UE sulla base dell’andamento epidemico.