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Sono più di tremila gli edifici coinvolti in cui la Regione Toscana sosterrà la spesa per l’estensione della banda larga. Si tratta di aree dove i privati hanno rinunciato ad investire.
E la Regione Toscana porta la fibra ottica fino alla porta di casa. Accadrà per 3424 edifici, in tre comuni pisani dove da oggi giovedì 23 luglio iniziano i lavori: a Terricciola, Capannoli e Vecchiano. Altri 314 saranno collegati attraverso ponti radio.
Il piano è quello che interessa le cosiddette ‘aree bianche’, ovvero i territori (gli unici dove il settore pubblico può intervenire direttamente, ndr) in cui, per i i pochi abitanti, la distanza e la scarsa presenza di aziende, gli operatori privati hanno deciso (e dichiarato) di non voler investire. E ovunque, alla fine, si potrà sfrecciare su internet a velocità che arrivano fino a 1000 megabit al secondo, fino a poco tempo fa possibili e immaginabili solo in città e non in piccole frazioni, andando pertanto a rivalutare e a mettere al centro tutti i singoli territori e le rispettive comunità.
Oltre a Capannoli e Terricciola, il terzo intervento partito oggi interessa Vecchiano. La fibra ottica ed internet veloce saranno portate, oltre che nel capoluogo, nella zona industriale di Migliarino e a Nodica. Sono 976 le case, aziende e edifici pubblici interessati: di questi, per 138 si utilizzeranno i ponti radio. Saranno stesi diciotto chilometri di cavi: tre quarti del progetto verranno coperti utilizzando infrastrutture che già esistono, senza l’esigenza di nuovi scavi. Con l’assessore Bugli al via ai lavori ha partecipato il sindaco Massimiliano Angori, insieme all’Assessore all’Innovazione Tecnologica, Andrea Lelli. Il cantiere si concluderà a maggio 2021.
“Complessivamente in questi tre comuni abbiamo investito 1 milione e 327 m ila euro per portare la fibra ottica – spiega l’assessore Bugli – . Ma è solo una piccola parte del nostro intervento che riguarda le aree bianche di tutta la Toscana. Ci siamo presi l’impegno di realizzare l’infrastruttura più importante per la vita delle persone e delle imprese: un’opera sulla quale complessivamente abbiamo investito 80 milioni di euro dall’inizio della legislatura, ma che ne vale almeno duecento”.
Due sono state le gare. La prima (25 milioni di risorse regionali Fesr e Feasr, altri quattro di fondi ministeriali) ha interessato undici comuni pilota. Sono stati scelti quelli dove più alto era il rapporto tra popolazione ed aziende agricole e industriali. Poi è arrivata la seconda gara, vinta da Open Fiber: 55 milioni di risorse regionali investite utilizzando di nuovo fondi europei.