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L’ampliamento della pedonalizzazione è stato valutato e richiesto in prima battuta da una parte dei commercianti del lungomare per rispondere all’emergenza Covid19, che nei giorni in questione impediva di fatto la possibilità di operare alla maggior parte delle attività di somministrazione, questa contingenza ha fatto partorire la richiesta della chiusura al traffico dalle ore 12.00, sia per esigenze oggettive che per senso di solidarietà.
L’amministrazione, di cui nessuno mette in dubbio la buona fede e l’operato, ha emanato un’ordinanza che prevede la chiusura del lungomare nel periodo estivo dalle 17.00 alle 01.00 dal lunedì al venerdì e dalle 12.00 del sabato alle 01.00 del lunedì nel fine settimana, salvo prevedere la chiusura dalle 12.00 alle 01.00 tutti i giorni nel periodo compreso tra il 15/07 ed il 31/08.
Il tema ha successivamente assunto la forma della storica questione legata alla pedonalizzazione in senso più ampio e come obiettivo di destinazione d’uso del tratto in prospettiva. Quest’ultima lettura ha ricreato fratture importanti nel tessuto cittadino e imprenditoriale allontanandosi dalle motivazioni emergenziali per lasciare spazio a conflitti ideologici molto più ampi.
Questo rinnovato conflitto ha visto velocemente venir meno l’idea iniziale di poter condividere soluzioni per far fronte ad un momento di difficoltà, nel bene e nel male, lasciando spazio ad una lotta, del tutto decontestualizzata, tra fazioni pro e contro la pedonalizzazione in senso assoluto. Questa soluzione però viene oggi accompagnata da perplessità diffuse legate sia alla sovrapposizione delle chiose sopraindicate (contingenze emergenza Covid19 e pedonalizzazione come destinazione d’uso in prospettiva) sia alle evidenze occorse in questi giorni di “sperimentazione”.
Le osservazioni che vengono raccolte e a maggioranza accettate sono riassumibili in:
– La pedonalizzazione dalle 12.00 alle 01.00 tutti i giorni da metà luglio a fine agosto come è noto agli operatori, nelle settimane prese in esame, per motivi meramente climatici, l’orario del pranzo e del primo pomeriggio non vedrà una fruizione del tratto che renda verosimilmente fruttuoso tale provvedimento svuotato della sua funzione emergenziale. Resta invece comunque condivisa, nel periodo preso in considerazione, l’opportunità della chiusura serale nei giorni lavorativi e dalle 12.00 del sabato alle 01.00 del lunedì dove si è avuto modo di riscontrare effettivi benefici per numerose attività.
-Si osserva inoltre che se invece si dà lettura della pedonalizzazione come preludio e/o test rispetto alla destinazione d’uso futura, le perplessità riguardano nuovamente le tempistiche e le modalità, sollevando critiche legate all’assenza di una dichiarata progettualità di lungo periodo che preveda interventi sul tratto strutturali e logistici finalizzati a tale obiettivo, che indichi la primavera come momento ottimale per lanciare con successo l’iniziativa e/o una calendarizzazione annuale dei periodi in cui attuare la pedonalizzazione e tutti i suoi interventi accessori, dando solidità alle prospettive e agli investimenti che gli operatori con entusiasmo fanno o faranno a sottoscrizione di tale obiettivo, che in questi termini resta largamente condiviso. In conclusione, in queste schermaglie di paese tra commercianti e gli stessi residenti, rischia di non passare il messaggio più importante, che praticamente “tutti” o comunque moltissimi, concordano che la pedonalizzazione del lungomare non sia una sola sperimentazione pro-covid, bensì che sia un progetto indispensabile per il futuro del litorale e la riqualificazione di Marina di Pisa, sono gli orari, le tempistiche, il piano di riqualificazione, una chiarezza nella prospettiva e nei modi i punti che portano ad una divisione.
Ci proponiamo quindi di rilanciare tali osservazioni riportando al centro della questione l’esigenza di una larga adesione ad una soluzione che non veda necessariamente ed inesorabilmente l’accentuarsi di conflitti che in una comunità piccola come quella di Marina di Pisa peggiorano la vita personale e lavorativa di tutti. Comunità che altresì vuole dimostrare di saper convergere su obbiettivi di medio/lungo termine che valorizzino il proprio contesto.
Inviamo una serie di soluzioni nate dal confronto con imprese e residenti del litorale di Marina di Pisa:
– Chiusura Lungomare: da lunedì a venerdì dalle 18.00 alle 01.00 – sabato e domenica dalle 12.00 alle 01.00
– Sollecitare il progetto per la spianatura delle ghiaie da mandare in regione nel più breve tempo possibile
– Sostituzione o modifica dei cestini aperti sul lungomare includendo anche i posacenere.
– Si richiede un piano regolatore per quanto riguarda gli arredi sul litorale, ovviamente dando una tempistica idonea (circa 2 anni) perché gli operatori possano avere la possibilità di adeguarsi in serenità.
– La transenna posta in Piazza Baleari lato banca di Cascina deve essere portata a fine lungomare (Via Tullio Crosio altezza Largo Pontecorvo) in modo da recuperare parcheggi per i motorini e per le auto, altresì si chiede lo spostamento della transenna lato Cassa di Risparmio (Via Repubblica Pisana).