Sono 10.195 le donazioni di sangue, plasma o altri componenti effettuate da toscani iscritti all’Avis nel mese di giugno: un risultato importante per l’associazione che conta in Toscana 185 sedi territoriali e che in questi mesi di emergenza Covid ha intensificato il proprio impegno per non far mancare al sistema sanitario il suo fondamentale apporto. A giugno 2019 erano state 8.622, segno quindi di una crescita del 18,24% nel mese appena trascorso rispetto all’anno precedente. Un trend iniziato già dal mese di marzo quando, nonostante il lockdown, il numero delle prenotazioni era ricominciato a crescere con andamento costante.
“I risultati di giugno in Toscana -afferma il presidente di Avis Regionale Toscana Adelmo Agnolucci– sono frutto di un grande lavoro di squadra, di una crescita dell’impegno qualitativo e quantitativo delle nostre sedi. A tutta la famiglia di Avis e a ogni singolo donatore va un ringraziamento speciale: non era semplice né scontato reagire con questa determinazione a un’emergenza sanitaria senza precedenti. Avis ha dimostrato ancora una volta, in Toscana come in tutta Italia, il grande radicamento e la generosità che la contraddistinguono. E non ci fermiamo di certo: è partita in questi giorni una nuova campagna estiva con l’obiettivo di intensificare le donazioni nei mesi tradizionalmente più esposti a un calo”.
Avis Regionale Toscana ha avviato una campagna di comunicazione in tutta la Toscana che prevede anche la fornitura di un kit alle sedi territoriali con materiale promozionale, gadgets e una salvietta igienizzante targata Avis per far risaltare l’importanza della prevenzione e della responsabilità personale per contrastare i contagi. La campagna, dal titolo “Be Red, be Yellow, be good!” è coordinata con la campagna nazionale di Avis e ha l’obiettivo di sensibilizzare i toscani alla donazione, in particolare coloro che non sono ancora donatori, ma la cui generosità è fondamentale per assicurare la salute di tante persone le cui cure dipendono dal sangue donato.
Una generosità che si è dimostrata anche sul fronte della donazione di plasma iperimmune per la cura delle patologie connesse all’infezione da coronavirus: tutte le Avis hanno risposto all’appello della sede regionale e della Regione Toscana e si sono attivate per ricercare potenziali donatori guariti; sono inoltre attivi da metà giugno i test sierologici gratuiti e su base volontaria per i donatori della Toscana con l’obiettivo di approfondire anche la conoscenza della percentuale di contagio nella nostra regione.
“In questo contesto e per queste sfide è fondamentale -aggiunge Agnolucci- il ruolo delle associazioni nel gestire la relazione con i donatori e in particolare le prenotazioni che sono alla base di un afflusso programmato, ordinato e sicuro ai centri trasfusionali e alle unità di raccolta associative”.
L’aumento record di giugno di circa un quinto delle donazioni Avis riguarda sia quelle di sangue intero sia quelle di plasma. In particolare sono state 7.336 le sacche di sangue donate (oltre mille in più rispetto al 2020), 2.521 quelle di plasma (un numero più alto di quasi 500 unità) e 338 di altri componenti. La crescita a doppia cifra riguarda tutte le zone della Toscana con picchi nell’area livornese (+28,28%), in quella aretina (+19,81%), fiorentina (+24,17%) e empolese (+18,20%).
Il trend di crescita delle donazioni era già in corso nel 2019, con una leggera ripresa rispetto agli anni precedenti: i dati definitivi che Avis Regionale Toscana presenterà nel corso dell’assemblea annuale dei soci -rimandata a causa dell’emergenza Covid all’autunno- fotografano un aumento dello 0,6% rispetto al 2018, con un complessivo di 111.159 donazioni. Avis Regionale Toscana ricorda che per donare è possibile rivolgersi alle sedi territoriali di riferimento i cui recapiti sono sul sito www.avistoscana.it.