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Confesercenti Pisa, la polemica con Confcommercio sul mercato di via Paparelli

“Le bancarelle di piazza Manin e l’agonia del mercato di San Martino dovrebbero essere temi centrali nelle discussioni che l’assessore Paolo Pesciatini sta portando avanti con le associazioni di categoria nell’ottica di un nuovo piano del commercio su aree pubbliche. L’ultima riunione, invece, ha visto i presenti concentrarsi sulla modifica dell’orario di uscita degli operatori del mercato di via Paparelli, argomento proposto da Fiva nonostante non fosse all’ordine del giorno; secondo noi gli ambulanti pisani aspettano risposte diverse e non che si affrontino questioni di basso cabotaggio in cui Fiva ormai è specializzata”. Sono il presidente Anva Pisa Roberto Luppichini ed il responsabile Giulio Garzella, ad intervenire su una nuova polemica nata al mercato di via Paparelli. “Nessuno di noi ha mai messo  in dubbio ne mai metterà in dubbio la legittimità delle proposte dell’altra componente della rappresentanza sindacale di categoria – spiegano Luppichini e Garzella – ma, allo stesso modo, non accettiamo che qualcuno, senza conoscerne le motivazioni metta in dubbio o, peggio ancora, utilizzi le nostre opinioni solo a scopo denigratorio. Sulla richiesta di uscita anticipata degli operatori dal mercato di via Paparelli elaboreremo un nostra definitiva proposta nonostante sia per noi radicata la convinzione che un mercato è e deve rimanere, come una grande distribuzione a cielo aperto, un corpo unico a difesa degli interessi complessivi dell’intera struttura ma anche negli interessi dei consumatori partendo dal presupposto che gli orari, in primo luogo, si plasmano in funzione degli interessi di quest’ultimi ai quali dobbiamo il massimo rispetto e verso i quali dobbiamo proporre il miglior servizio possibile ivi compreso l’orario più confacente alla loro quotidianità”. La conclusione dell’Anva. “Comunque prendiamo atto del risultato del sondaggio presentato da Fiva e, al contrario di loro, non ne mettiamo in dubbio la credibilità anche se pensiamo che molti sottoscrittori potrebbero aver sottovalutato o, addirittura, frainteso il contenuto del quesito. Siamo più che certi che anche in questo caso Fiva otterrà gli stessi “non risultati” avuti per i mercati di Navacchio, Castelfranco, Santa Croce, San Giuliano e Ponsacco per non ricordare la Fiera di Cascina”.