Physical Address
304 North Cardinal St.
Dorchester Center, MA 02124
Physical Address
304 North Cardinal St.
Dorchester Center, MA 02124
Purtroppo si è avverato quanto avevamo previsto, via libera agli abusivi e non ci voleva un genio, caos in città e frotte di giovani fuori controllo in piazza dei Cavalieri, in altre piazze e sulle spallette dell’Arno. Abbiamo chiesto al sindaco un incontro urgente – annuncia il direttore di Confcommercio Pisa Federico Pieragnoli – “perché alla prova dei fatti, ma bastava il buon senso e il dialogo con la categoria, questa ordinanza è un fallimento su tutto il fronte”.
“Le regole, che vogliamo rispettare, sono fatte per far funzionare le cose e non per peggiorarle drasticamente, tanto più dopo lunghi mesi di lockdown, quando da parte dell’amministrazione ci aspetteremmo un aiuto verso le imprese” – aggiunge il direttore: “Pisa ha perso il 70% del proprio giro d’affari tra turismo e studenti e criminalizzare così i locali e accanirsi contro chi paga le tasse e fa di tutto per rispettare le regole è la cosa più sbagliata che un’amministrazione possa fare, proprio nell’ottica di garantire sicurezza e convivenza per tutti. In questo fine settimana abbiamo avuto soltanto un assaggio di quello che accadrà a Pisa quando molti locali saranno chiusi definitivamente. Lo spettacolo che abbiamo visto è allarmante: forze dell’ordine e polizia municipale in assetto da guerra contro i locali in regola e a qualche decina di metri assembramenti ovunque e alcool a fiumi rifornito grazie al mercato illegale degli abusivi, Se questa è la strada che si vuol continuare a perseguire noi ribadiamo il nostro no, ma ripeto il sindaco ci riceva immediatamente rimediare è ancora possibile”.
“E’ sempre il solito discorso di anni, si aggrediscono con il pugno di ferro le attività commerciali con i gestori ben identificabili e si tollerano liberamente gli abusivi di ogni sorta– ribadisce il presidente provinciale Fipe Confcommercio Alessandro Trolese – “Questa chiusura anticipata, in questo periodo soprattutto, è una tegola per molte attività, che prefigura purtroppo un nuovo funerale del commercio. Per debellare alla radice la malamovida bisogna mettere fine agli abusivi che spacciano alcool nei cestini delle bici o nelle borse frigo, che vanno a rifornirsi presso magazzini senza insegne e minimarket che ignorano i divieti. Altrimenti, non se ne verrà mai a capo”.