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L’infezione da nuovo Coronavirus, che ha portato alla diffusione del Covid19 nel mondo, ha stravolto l’operatività degli Ospedali, aumentando i carichi di lavoro e di stress legati all’esigenza di percorsi diagnostici sempre più separati e sicuri, e all’esigenza di monitorare costantemente lo sviluppo della malattia dopo la sua insorgenza.
I rapporti professionali tra l’Ospedale Universitario di Pisa e Fujifilm Italia si sono sviluppati nel corso degli anni con sempre maggiore sinergia in particolare con lo staff medico che durante l’emergenza Covid19 ha chiesto un supporto tempestivo all’azienda per contribuire a supportare il miglioramento e la velocizzazione dei referti da TC polmonari, fondamentali in questo momento. Questo è stato possibile grazie all’aggiornamento da parte di Fujifilm della configurazione del software Synapse 3D che ha permesso di integrare il flusso di lavoro dei medici radiologi del pronto soccorso.
Questo nuovo step è un’evoluzione tecnologica utile per una migliore gestione, anche in fase emergenziale, della diagnostica dei pazienti affetti da Covid19.
La configurazione di Synapse 3D infatti è stata ultimata in tempi brevissimi (un giorno), lo studio delle soglie e l’analisi di fattibilità è stata condotta in una giornata circa mentre il primo utilizzo in ospedale risale al 1 aprile.
L’Ospedale Universitario di Pisa aveva già predisposto tre livelli di gravità dei pazienti Covid19; con il supporto del software Synapse 3D il medico ha la possibilità di identificare in maniera veloce e semplice lo stadio della polmonite, e quindi ricoverare il paziente di conseguenza:
Per valutare questi livelli di gravità oltre ai dati clinici (febbre, tosse, dispnea, aumento della frequenza respiratoria) e strumentali essenziali per l’inquadramento di questi pazienti, in questa fase di emergenza il software è risultato essere di fondamentale supporto al medico radiologo in pronto soccorso nell’analisi del paziente favorendo una valutazione tempestiva sul grado di salute e stato del polmone in contemporanea alla refertazione, ottimizzando risorse e tempi.
Grazie all’analisi densitometrica è infatti possibile dividere il polmone in base alla diversa densità dei pixel che compongono la TC. Sono stati quindi definiti 3 gruppi basati su diverse soglie di densità che permettono al radiologo di valutare la percentuale di polmone con minore densità (enfisema), maggiore densità (impegno interstiziale) e polmone normale.
Come afferma la Dott.ssa Chiara Romei, Medico Radiologo presso L’Azienda Ospedaliero Universitaria di Pisa, “In un momento di emergenza come questo è fondamentale per noi radiologi rilevare dei dati precisi nel minor tempo possibile. Synapse 3D permette un’analisi quantitativa che risulta molto più rapida e oggettiva rispetto all’analisi visiva del medico radiologo; in pochi minuti è infatti possibile ottenere i dati relativi alla percentuale di polmone con maggiore e minore di densità ed avere un valore preciso e oggettivo, riproducibile e condivisibile.”
Le elaborazioni ottenute da Synapse 3D non sostituiscono le diagnosi molecolari effettuate tramite il tampone naso-faringeo (RT-PCR) e non sostituiscono il lavoro di analisi e di diagnosi da parte del radiologo ma consentono di supportarlo nella refertazione degli esami giornalieri per monitorare e studiare l’evolversi della malattia, ottimizzando così il flusso di lavoro.
“Da anni lavoriamo a stretto contatto con l’Ospedale Universitario di Pisa – spiega Davide Campari, General Manager Medical Systems Fujifilm Italia – in brevissimo tempo abbiamo risposto alla richiesta di aiuto giuntaci direttamente dai medici del pronto soccorso realizzando uno strumento per ottimizzare il workflow, alleggerendo e sostenendo i carichi di lavoro legati alla diagnosi e al monitoraggio del decorso della malattia Covid19. Abbiamo voluto in questo momento delicato e particolare mettere a disposizione le nostre tecnologie più all’avanguardia. In questa situazione che non ha mai visto precedenti, Synapse 3D è a supporto dei medici radiologi ed è intenzione di Fujifilm coadiuvare la struttura nelle varie necessità contribuendo al costante miglioramento dell’efficienza degli strumenti medicali.”
SYNAPSE 3D è il software per l’elaborazione avanzata dell’imaging medicale e costituisce uno strumento per il supporto alla lettura, interpretazione e refertazione, indipendentemente dalla tipologia di modalità e di vendor.
A proposito di FUJIFILM Europe GmbH
FUJIFILM Europe GmbH (Düsseldorf, Germania) è la sede strategica in Europa e supporta le società europee del gruppo formulando strategie aziendali e di marketing. Fujifilm, con oltre 50 società e filiali presenti in tutta Europa, impiega circa 4.500 persone nelle divisioni ricerca e sviluppo, produzione, vendita e assistenza. In tutta Europa copre un’ampia gamma di settori industriali, compresi il campo medico, le arti grafiche, l’elettronica, il settore chimico, l’ottica, i supporti di salvataggio/archiviazione e le tecnologie fotografiche. Nel corso dell’ultimo decennio, la società si è maggiormente concentrata sull’assistenza sanitaria e può ora vantare oltre 80 anni di esperienza nell’imaging medicale. Attualmente, Fujifilm è in grado di soddisfare le esigenze dell’intero processo di assistenza sanitaria, dalla prevenzione alla diagnostica e alle soluzioni terapeutiche. Oggi, ricerca e sviluppo nell’ambito medico, bio-farmaceutico e medico-rigenerativo fanno tutti parte dell’offerta unica di Fujifilm.
Per ulteriori informazioni, visitare il sito web: www.fujifilm.eu
A proposito dell’Azienda Ospedaliero Universitaria Pisana
L’Azienda Ospedaliero Universitaria Pisana (A.O.U.P.) è una delle quattro strutture ospedaliero-universitarie della Toscana ed è articolata su due stabilimenti ospedalieri (Santa Chiara e Cisanello), complementari e coordinati al fine di garantire globalmente i servizi ospedalieri sia di base che di alta specialità. Per rispondere all’emergenza sanitaria in corso, le varie figure specialistiche coinvolte nella gestione di questi pazienti (infettivologi, pneumologi, rianimatori, medici di pronto soccorso e di medicina di urgenza) hanno realizzato un protocollo per la cura dei pazienti con COVID-19. Sono state così allestite aree intere dell’ospedale dedicate esclusivamente al COVID, dividendo la struttura ospedaliera in zone COVID e zone non COVID e organizzando delle task force dedicate.