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Per non rinunciare del tutto all’annuale appuntamento con il Salone del Libro di Torino, programmato dal 14 al 17 maggio e rimandato all’autunno, a causa dell’emergenza sanitaria Covid-19, Pacini Editore, la storica casa editrice pisana da sempre presente alle più importanti fiere dell’editoria, invita tutti gli appassionati dei libri a fare un ‘#SalTo in Pacini’. Dal 14 al 17 maggio, negli stessi giorni in cui il Salone del Libro si tiene sul web, anche Pacini Editore vuole dare un segno forte di continuità nella produzione e nella promozione della cultura, e dalle sue pagine social presenterà alcune delle novità in catalogo attraverso video che avranno come protagonisti gli autori stessi.
Ecco il calendario delle presentazioni che, dalle 12 di ogni giorno, saranno visibili sulla pagina facebook di Pacini Editore: si parte giovedì 14 maggio con Lucinda Spera e il suo Geografie della memoria. Italo Calvino); venerdì 15 tutti i bambini sono invitati alla presentazione della Guida alla Piazza del Duomo. Bimbi tra i miracoli, di Cristina Cagianelli; al centro dell’incontro virtuale di sabato 16 ci sarà Uomini e cavalli di Toscana, a cura di Renzo Castelli; e infine domenica 17 si parlerà di Una storia cento storie. In tre parole: Coerenza contraddizione caso, di Alessandro Volpi.
«Quando abbiamo capito che il Salone sarebbe stato rimandato – spiega Francesca Pacini, direttore editoriale della casa editrice – oltre al dispiacere abbiamo provato una grande tristezza. Il Salone per noi ha sempre rappresentato un momento faticoso, ma bellissimo, una fonte di ispirazione, di energia, un momento di confronto e di apertura».
È nata così l’idea di dare un segno concreto per testimoniare che, nonostante il momento di difficoltà, l’editoria continua a lavorare, a produrre libri, cultura, dialogo: «Con la speranza – continua Francesca Pacini – di poter tornare presto a incontrare i nostri autori e lettori, a partecipare alle fiere del libro e a frequentare le librerie. Noi ci siamo, e non molliamo, volevamo darne un segno».
Seppure solo in forma “virtuale”, l’unica possibile in questo momento, è importante continuare a promuovere la cultura con la fiducia e la speranza che possa essere una guida nel cammino certo non facile della ripresa economica e sociale del nostro Paese.