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L’Aoup piange la scomparsa prematura della dottoressa Francesca Casalini, una bella persona oltreché che un valido medico della Direzione sanitaria, che avrebbe potuto dare un grande contributo all’organizzazione dell’ospedale per la sua professionalità e soprattutto per la serietà nel lavoro e una sensibilità non comuni.
“Aveva una forza incredibile Francesca – ricorda il direttore medico di presidio Mauro Giraldi – una tenacia che ha messo sin dal primo giorno nel lottare contro il male che l’aveva colpita. Determinata, fiduciosa, combattiva, aveva una luce speciale negli occhi che trasmetteva a chiunque la incontrasse. Aveva metodo e sapeva affrontare qualunque situazione. Ci mancherà molto, soprattutto ci mancherà la sua presenza discreta e gentile, e all’ospedale mancherà una risorsa brillante e promettente come lei”.
Originaria di Capannoli, in provincia di Pisa, Francesca aveva solo 36 anni. Si era laureata in Medicina e Chirurgia all’Università di Pisa nel 2011 dopodiché aveva conseguito l’abilitazione alla professione di medico nello stesso anno, per poi concorrere sia alla Scuola di specializzazione in Psichiatria sia a quella in Igiene e Medicina preventiva del lavoro, vincendo entrambi i concorsi ma scegliendo poi la seconda, dove si è specializzata nel 2016 con 110 e lode e tesi sulla gestione dei percorsi di cura per i pazienti cronici: le reti assistenziali nello scompenso cardiaco tra ospedale e territorio. Nel suo curriculum anche il Master universitario di II livello alla Scuola Superiore Sant’Anna sempre sulla continuità ospedale – territorio. Negli anni i suoi studi e il suo impegno lavorativo come tirocinante e specializzanda, prestato anche nell’Azienda Usl-Toscana nord-ovest e al Laboratorio Management e sanità della Sant’Anna, prima di approdare in Aoup – dove è stata assunta come dirigente medico nella Direzione medica di presidio nel 2016 – si sono focalizzati sui percorsi assistenziali, la gestione delle patologie croniche, la sanità d’iniziativa, la presa in carico territoriale, la riorganizzazione delle prestazioni ambulatoriali di primo livello nella sperimentazione del modello di Open-Access, il rischio clinico aziendale, le infezioni ospedaliere, i ricoveri ripetuti non programmati, l’accreditamento istituzionale oltreché i disturbi bipolari e le comorbidità mediche in questa tipologia di pazienti.
Senza di lei, un giovane medico pieno di voglia di fare e con grandi capacità, l’Aoup sarà più povera e soprattutto si stringe con affetto alla sua famiglia e al marito, per esprimere il più sentito cordoglio per una giovane vita spezzata troppo presto. Per chi volesse darle l’ultimo saluto, la salma sarà esposta a partire da questo pomeriggio a Capannoli, nella sua abitazione in via Volterrana 358 mentre le esequie si svolgeranno domani alle 15.30 nella Chiesa di Capannoli