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Un fondo di solidarietà per imprese e lavoratori del Commercio, Turismo e Artigianato.Questa, in sintesi, la proposta di Antonio Veronese, consigliere comunale di Patto Civico nonchè noto imprenditore della nostra città per far ripartire l’economia.
“Uno dei comparti trainanti del sistema economico pisano – così spiega Antonio Veronese – è sicuramente il turismo che sta subendo conseguenze devastanti a causa della pandemia. Senza ombra di dubbio la priorità è l’emergenza sanitaria ma altrettanto urgente è un aiuto alle imprese per superare una crisi che secondo gli esperti non ha tempi brevi. Centinaia di persone titolari di attività insieme ai loro lavoratori vivono il dramma sanitario ed economico: hotel, bar, ristoranti, negozi, botteghe, artigiani, guide turistiche , taxi, Ncc, che hanno chiuso o perso il lavoro ma continuano a pagare mutui tasse e affitti. È urgente un’ azione del Sindaco e dell’amministrazione a favore dell’economia cittadina ed in particolare delle imprese del commercio, del turismo , dell’artigianato a tutela dei lavoratori e delle aziende, che rischiano di pagare il prezzo più alto di questa crisi. Ritengo opportuno che come tutte le altre istituzioni, regionali nazionali ed europee, nel nostro piccolo anche l’Amministrazione comunale di Pisa, prenda un’iniziativa forte per sostenere il proprio tessuto produttivo con la creazione di un fondo di solidarietà costituito da risorse pubbliche e private. Il Comune di Pisa a causa della cancellazione delle manifestazioni storiche del Giugno Pisano viste le attuali normative nazionali potrebbe liberare le risorse stanziate, che ammontano a circa 700 mila € come dichiarato dal Sindaco Conti sui giornali, destinandole alla costituzione di un Fondo di Solidarietà alle imprese per far ripartire l’economia, aperto al contributo di altre istituzioni e ai privati. Questa è la proposta di Patto Civico che porto all’attenzione del Sindaco e del Consiglio comunale. Sarebbe comunque importante tenere in vita le nostre tradizioni nelle date previste, utilizzando e sperimentando nuove modalità compatibili con il nuovo quadro normativo: siamo la città Marconi e dov’è nato internet! Coinvolgiamo subito – conclude Veronese – le altre istituzioni pubbliche, dall’Università al Cnr per valutare iniziative per poter far vivere a tutti le nostre tradizioni con le nuove tecnologie, con l’impegno che appena le norme lo consentiranno riprenderemo a svolgere secondo la tradizione”.