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Pisa, riorganizzazione dei servizi comunali e delle società partecipate: il punto su Teatro Verdi, Pisamo, Sepi, Farmacie Comunali

Questa fase di emergenza di contenimento per la diffusione del Covid-19 ha determinato la riorganizzazione generale del servizi del Comune di Pisa e anche delle società controllate.

In Comune, dallo scorso 10 marzo, sono state predisposte misure organizzative nell’apertura al pubblico degli uffici per evitare sovraffollamenti, e sono stati individuati i servizi strettamente funzionali alla gestione dell’emergenza (Protezione Civile, Polizia Municipale, attività di supporto tecnico-amministrativo al Sindaco e al Segretario Generale) e quelli indifferibili per la cittadinanza (servizi anagrafe e stato civile, servizi cimiteriali, servizi per assicurare l’acquisto e disponibilità di beni, servizi collegati al protocollo, alle notifiche e all’Ufficio relazioni con il pubblico, servizi collegati all’emergenza abitativa, servizi collegati all’esercizio, di attività commerciali, economiche e produttive; servizio di gestione ambientale e servizi di controllo sul territorio).

 

Per limitare la presenza dei dipendenti sul luogo di lavoro, è stato attivato lo smart working per il personale che poteva svolgere direttamente da casa le proprie attività, grazie alla adozione, già nel dicembre scorso, da parte della Giunta del relativo regolamento. Al momento circa il 65% del personale usufruisce di questa possibilità e i servizi e le attività stanno proseguendo regolarmente.

 

Allo stesso modo anche le società controllate , Sepi spa, Pisamo srl, Farmacie Comunali spa e Fondazione Teatro di Pisa, hanno adottato misure per garantire i servizi e per il personale. In qualche caso, stante la situazione, sono dovuti ricorrere alla cassa integrazione a rotazione.

 

«Sono in stretto contatto con gli amministratori delle società partecipate del Comune – ha spiegato il Sindaco Michele Conti – per essere informato in tempo reale delle azioni che vengono intraprese nelle aziende per fronteggiare l’emergenza in atto. L’equilibrio delle società che concorrono a formare il bilancio consolidato del Comune di Pisa è un elemento da monitorare costantemente, soprattutto in questa fase difficile. Azioni tempestive servono a non trovarsi impreparati quando l’economia nazionale e locale ripartirà».

 

Sepi spa – la società che gestisce per il Comune la riscossione delle entrate ha attivato lo smart working per circa il 90% del personale e tre persone garantiscono l’apertura degli uffici per occuparsi di sorveglianza e manutenzione. È stata attivata la cassa integrazione in deroga solo ai tre operai che si occupano delle affissioni pubbliche. «Questa situazione ci costringe a rivedere il bilancio per il 2020 che di fatto non potrà tenere conto delle previsioni che avevamo adottato prima del Coronavirus – dice Iacopo Cavallini, amministratore unico -. L’approvazione del preventivo è slittata al 30 giugno e per quella data dovremo rivedere le voci di entrata considerata la sospensione di molti pagamenti e la mancata riscossione di molti tributi. Andrà pertanto definito un taglio al budget e probabilmente ne risentirà la parte di innovazione tecnologica. Naturalmente a risentirne sarà anche il bilancio del Comune poiché i nostri utili incidono sul consolidato del Comune di Pisa».

 

Pisamo srl – la società che gestisce per il Comune le attività sulla mobilità urbana, compresa sosta e manutenzione delle strade, ha attivato lo smart working  per il 75% circa del personale . Dal 25 marzo è stata decisa la sosta libera su tutti gli stalli a pagamento, concedendo gratuitamente a personale medico e ospedaliero il parcheggio di via Cammeo, e dal 1 aprile è stato sospeso il servizio di bike sharing di CicloPi. «Ipotizziamo per il 2020 una riduzione del 50% delle entrate sull’anno precedente a causa della situazione – dice Andrea Bottone, amministratore unico -. Entro giugno quando è slittata l’approvazione del bilancio da parte dei soci, definiremo nuovamente il  fabbisogno, e con esso gli strumenti per assicurare l’equilibrio e la continuità».

 

Farmacie comunali spa Smart working solo all’1% dei dipendenti (in pratica personale amministrativo) della società che gestisce le farmacie comunali. Mentre è stata attivata la cassa integrazione in deroga a rotazione per il personale a causa della situazione determinata dall’emergenza Covid-19. «Dal 6 marzo scorso abbiamo assistito ad una forte contrazione delle vendite e a una diminuzione della clientela – spiega l’amministratore unico Andrea Porcaro D’Ambrosio -. In particolare la riduzione è determinata dalla farmacia n. 5 24 ore a causa del mancato afflusso dei turisti in piazza Duomo e nel punto vendita all’aeroporto, a causa della cancellazione dei voli aerei, dove abbiamo anche ridotto l’orario di apertura a sole due ore al giorno. Tutte queste cause ci hanno convinto ad attingere nostro malgrado alla cassa integrazione in deroga per la quale è stato comunque fatto un percorso di condivisione con le organizzazioni sindacali, sebbene la normativa non ne facesse imposizione, e di queste due sigle hanno sottoscritto il relativo accordo. Voglio dunque ringraziare quei sindacati per il senso di responsabilità che hanno dimostrato. D’ora in avanti dobbiamo ripensare anche il modello, non solo organizzativo, di Farmacie comunali per continuare a fornire un servizio efficiente alla popolazione». Farmacie comunali dai primi momenti dell’emergenza si è occupata della produzione di gel igienizzante per le mani che viene venduto alla clientela e alle istituzioni cittadine a prezzi calmierati.

 

Fondazione teatro Verdi di Pisa Il teatro Verdi ha sospeso gli spettacoli della stagione di opera prosa e danza dallo scorso 5 marzo, annullando diversi appuntamenti in cartellone. Da quel momento le attività sono proseguite solo per la scuola di formazione “Fare teatro” con lezioni in web conferencing e contest sulla pagina Facebook, e lanciando anche iniziative come l’“Archivio poetico della pandemia” che ha riscosso molto consenso. Lo smart working è stato adottato per tutti i dipendenti, ed è stata attivata la cassa integrazione in deroga, in accordo con i sindacati. «Purtroppo – spiega la presidente della Fondazione Teatro di Pisa Patrizia Paoletti – dovremo rivedere il bilancio alla luce della stagione che non si è potuto concludere regolarmente. Ringrazio i sindacati per aver collaborato».