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La situazione dei campeggi a Pisa ed in particolare sul litorale è drammatica. Per l’estate 2020 l’ipotesi migliore è un crollo dei fatturati che sicuramente non dovrà tenere conto degli stranieri, quella peggiore è la cancellazione dell’intera stagione. A rischio la stagione ma non, purtroppo, i costi per le imprese se qualcuno non interviene con un sostegno concreto alla categoria”. Il grido di allarme arriva da Alessandro Burchi, presidente Pisa di Assocamping Confesercenti Toscana Nord. “Stiamo parlando di realtà che hanno bisogno di interventi immediati per salvare il salvabile – dice ancora Burchi -. Un po’ di luce in fondo al tunnel la cominciamo a intravedere parlando di fase 2 e, soprattutto, con la possibilità di svolgere gli interventi di manutenzione grazie all’ordinanza regionale del 16 aprile”. Il presidente Assocamping entra poi nel dettaglio delle proposte. “Bisogna muoversi su due binari distinti. Il primo riguarda i tributi che competono ai Comuni. Stiamo parlando ad esempio della Tari. Fino ad ora si è parlato di sospensione ma non di un ricalcolo. I campeggi pagano a metri quadri e non su rifiuti prodotti. Quindi paghiamo cifre molto alte sia che ci siano 100 clienti che ce ne siano 2. Questo meccanismo per il 2020 va rivisto completamento. Non potremo infatti pagare i canoni previsti dalle attuali tariffe. E poi, sempre a livello locale, l’imposta sulla pubblicità. A livello nazionale, poi, occorre modificare il credito di imposta del 50%, percentuale bassa, per sanificazione e dispositivi di protezione considerando che se i campeggi ripartiranno ne avranno bisogno in grande quantità”. Il secondo binario di cui parla Burchi riguarda invece la auspicabile fase 2. “E’ necessario individuare in modo dettagliato e preciso i protocolli da adottare in vista della stagione estiva e i tempi di apertura delle nostre strutture ricettive. Senz’altro il valore aggiunto di campeggi e villaggi turistici è rappresentato, oggi più che mai, dai grandi spazi. Le strutture ricettive all’aria aperta sono paragonabili a grandi parchi, in cui l’incidenza dei volumi chiusi è minima rispetto alla superficie della struttura e dove il metro interpersonale può essere ampiamente rispettato”. La conclusione: “Ma prima di pensare alla ripartenza bisogna che il governo intervenga con provvedimenti concreti e incisivi: dalla sospensione dei canoni demaniali fino all’esenzione di Tari e Imu aiutando i Comuni per i bilanci e sgravi contributivi per nuove assunzioni. Al sindaco Conti chiediamo invece l’azzeramento della tassa di soggiorno per il 2020″.