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“Sul nome del benefattore non c’è alcun segreto, né tantomeno alcun mistero, tant’è che abbiamo informato i consiglieri comunali rispondendo puntualmente all’interpellanza che ci è stata presentata, come facciamo sempre”. Il sindaco di San Miniato Simone Giglioli respinge al mittente le accuse mosse dall’avvocato Luca Scarselli dell’Unione Inquilini. “Lo sport bonus è uno strumento governativo che permette a imprese, persone fisiche o enti di finanziare interventi di riqualificazione con un credito d’imposta del 65%, un’azione nel pieno rispetto di quanto consentito dalla legge, che ha come obiettivo quello di sostenere gli Enti per interventi di manutenzione, restauro o realizzazione di nuove strutture sportive pubbliche – spiega il sindaco -. Dopo aver scelto quale progetto mandare in adozione, abbiamo fatto il bando e la TecnoAmbiente ha partecipato con una donazione di 50mila euro”. La ditta di trattamento rifiuti che ha sede a Ponte a Egola, ha infatti regolarmente partecipato al bando dello Sport Bonus, contribuendo alla realizzazione della nuova tensostruttura da 360mila euro a Fontevivo, accanto al Pala Crédit Agricole.
Dopo l’interpellanza del gruppo consiliare Cambiamenti, l’Unione Inquilini ha avanzato una richiesta di accesso agli atti per conoscere appunto il nome del donatore. “Quello che mi sorprende è il fatto che l’Unione Inquilini di Pisa mostri così tanto interesse per lo sport bonus, al punto da farlo diventare addirittura uno degli argomenti principali della loro attività – prosegue il sindaco che poi chiarisce sulla scelta del progetto -. All’interpellanza, oltre a fornire il nome del ‘benefattore’, abbiamo anche risposto motivando la scelta del progetto sul quale, comunque, resta la libera scelta dell’amministrazione. Il percorso per la realizzazione della nuova tensostruttura è partito nel dicembre 2018, ed è stato condotto insieme alle società sportive (pallavolo e basket) che gestiscono le palestre (Palestra don Vinicio Vivaldi a San Miniato Basso, Pala Crédit-Agricole e palestra Toniolo a Ponte a Egola)”. Le società, infatti, hanno manifestato da tempo la necessità di avere uno spazio per fare gli allenamenti delle numerose squadre giovanili. “Sono state vagliate diverse ipotesi (Ponte a Egola, San Donato, San Miniato Basso) e, alla fine, la localizzazione più giusta è sembrata quella vicina ad una palestra esistente, in modo da poter utilizzare gli stessi spogliatoi – precisa il sindaco -. Inizialmente avevamo pensato di realizzarla vicino alla palestra Don Vivaldi a San Miniato Basso ma, alla fine, questa strada non si è dimostrata percorribile per problemi di sicurezza idraulica. Quindi, non avendo la palestra a Ponte a Egola spazi sufficienti per ospitare una nuova tensostruttura, ci siamo indirizzati verso il Pala Crédit Agricole, consapevoli che farla vicino all’ITC Cattaneo, come indicato nell’interpellanza, non è realizzabile, perché le nuove normative (in particolare quelle antincendio) ne impediscono la realizzazione”. E conclude: “E’ evidente che l’amministrazione comunale non ha nulla da nascondere, dato che il benefattore è noto, e si tratta di un’azienda del territorio che ha voluto dare un aiuto concreto al mondo dello sport, come già sta facendo da anni sostenendo come sponsor una società di volley, mentre resto interdetto sul fatto che una formula promossa dal Governo e svolta nel pieno rispetto della normativa abbia riscosso tanto interesse, se non fosse per il fatto che, forse, è servita come strumento per acquisire visibilità e tentare di gettare fango sull’operato dell’amministrazione, invece di riconoscere il merito a questa azienda importante che ci permette, con questo gesto, di dare allo sport del territorio risorse in più”.