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Mercoledì sera è andata in onda la ventiquattresima puntata stagionale di “Eoraparloio“. Negli studi di PisainVideo i conduttori Giovanni e Riccardo hanno ospitato le sensazioni e le parole dei tifosi a poche ore dalla partita con il Venezia: per parlare di questa partita è stato ospitato via telefono l’ex capitano nerazzurro Gabriel Raimondi, attualmente inserito nello staff tecnico di Sinisa Mihajlovic al Bologna. “La classifica di Serie B è molto corta, ma è il classico campionato incerto nel quale non ci saranno verdetti fino alla fine della stagione. Quando guardo le partite tifo il mio Pisa, non è un segreto che questa piazza mi è rimasta dentro e continuo a sostenerla da lontano. A volte i miei colleghi mi guardano con gli occhi di fuori, ma al cuore non si comanda“.
Il capitano prosegue: “Adesso la classifica può fare paura, i playout sono vicini. Ma con un paio di vittorie consecutive si può scalare diverse posizioni e rivedere il cielo sereno“. “A Empoli purtroppo l’errore di Benedetti è di posizione: ha fatto un passo in più e si è ritrovato corto sul pallone, senza la possibilità di rinviare bene il pallone. Lui voleva spazzare via la sfera, il concetto era giustissimo – e prosegue – sfortunatamente la palla poi è arrivata sul destro del calciatore più forte che ci ha punito“. “Il Pisa però ha dimostrato di poter stare tranquillamente tra le grandi di questo campionato“. Gabriel Raimondi conclude: “Il Pisa non meritava di perdere a Empoli. So quanto la Serie B sia importante per la nostra città, ma sono sicuro che giocando così la squadra di D’Angelo riuscirà a salvarsi“. “Vedo i gesti di D’Angelo, l’atteggiamento della squadra in campo, e percepisco tutta la forza del gruppo. Questa è una base fondamentale sulla quale costruire la nostra salvezza“. “Sabato giocheremo con il Venezia: ho un brutto ricordo di quella partita – termina Raimondi – rifilai due pugni al loro centravanti, Moro. Facevano gli splendidi in campo e mi si chiuse la vena: sbagliai, chiesi scusa a tutta la squadra. Purtroppo episodi come questi accadono quando si giocano partite così delicate. Domani la squadra dovrà cercare di gestire bene le energie mentali: la forza fisica viene da sola in partite così delicate“.