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E’ stato un successo di pubblico e di applausi, quello che ha accolto lo spettacolo benefico che l’altra sera il Lions Club Pisa Certosa ha organizzato a favore del progetto Smart Room (la nuova sala di attesa multisensoriale) della Fondazione Stella Maris. Il Teatro Verdi di Pisa era strapieno e tutti i posti esauriti per la parodia in vernacolo pisano “La Traviata” portata in scena dal Crocchio Goliardi Spensierati. La serata, presentata da Francesco Ippolito, si è aperta con i saluti del Presidente Lions dr. Dino Dringoli, del Presidente della Stella Maris, Avv. Giuliano Maffei e del Direttore Scientifico prof Giovanni Cioni. Presenti in sala il Prefetto di Pisa, dr. Giuseppe Castaldo e la Presidente della Fondazione Teatro di Pisa, dr.ssa Patrizia Paoletti Tangheroni.
“Ci siamo tutti lasciati piacevolmente traviare dalla Traviata – dichiara il Presidente della Stella Maris – Avremmo voluto essere tutti sul palco, ma forse ci eravamo. Grazie amici del Lions Club Pisa Certosa e al suo presidente Dino Dringoli, grazie a tutti i bravissimi artisti e a tutti coloro che hanno contribuito alla messa in scena di questa bellissima parodia de “La Traviata” perché abbiamo assistito davvero a qualcosa di unico, di bello e di significativo non solo per la finalità benefica ad essa collegata, ma anche in ordine al messaggio di Speranza che, sia pure nella “leggerezza e coloritura” del vernacolo, è stato inviato: il desiderio, la licenza e la possibilità di cambiare anche la storia della trama se ciò permette di capovolgere le situazioni negative e di trasformarle in bene. L’amore, lo sappiamo tutti, cambia il modo di guardare e può lenire tante sofferenze. La vita è tutta una questione di sguardi diversi sulle cose e sulle situazioni e noi a Stella Maris lo sappiamo bene, ed allora: “Libiamo, libiamo ne’ lieti calici, che la bellezza infiora; e la fuggevol’ ora s’inebrii a voluttà. Libiam ne’ dolci fremitiche suscita l’amore, poiché quell’occhio al core onnipossente va. Libiamo, amore; amor fra i calici più caldi baci avrà” .
Il successo era nell’aria visto che già da giorni non si trovavano più biglietti. La Traviata rivisitata dal sodalizio pisano, ha coinvolto empaticamente il pubblico, a tal punto che definire gli artisti “ dilettanti “ è sembrato proprio (scusate il giro di parole) “una parodia”. “Chissà, a voler essere un po’ goliardi – prosegue l’avv. Maffei -, viene da pensare che forse questi interpreti sono proprio così anche nella vita, altrimenti una tale bravura non si spiega solo con l’esercizio delle prove. Ma forse la verità è che un po’ tutti siamo Violetta, Alfredo, Flora Dubidet, Gastone, Germont, dott.Seghetti, Annina, Ganimedo e anche baroni De Pallessecques”.
Applausi e risate a non finire hanno costantemente accompagnato le oltre due ore di spettacolo dove la bellezza delle scenografie, gli accenti e le sottolineature superbe delle belle musiche del Quartetto “ Beppe Del Genovese “, dei canti del Coro dell’Università di Pisa, delle coreografie e dell’esilarante corpo di ballo goliardico “ Le ètoils de Ryglion” hanno permesso, grazie ad un’ottima regia di Giuseppe Raimo, di vivere una serata indimenticabile. La partecipazione straordinaria del maestro Pavarotti (goliardico sosia), ha portato poi un tocco di emozionante eternità a questa messa in scena un po’ irriverente ed attualizzata in alcuni frammenti anche ai tempi di oggi.
La standing ovation finale di tutto il teatro con il canto “ bimbe belle, facciamo l’amore che è la cosa piú bella del mondo…” ha coronato il successo di una bella ed ironica iniziativa dove il cuore di Pisa ha fatto sentire il suo battito e dove la Speranza di poter migliorare la vita e, quindi, capovolgere con ottimismo e buon senso ogni situazione, anche la più drammatica, si è sentita viva, si è sentita davvero in azione.
Grazie Lions Club Pisa Certosa, grazie Crocchio Goliardi Spensierati.