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Dopo oltre quarant’anni di assenza dalle scene pisane, si è ridestato “il Leon di Castiglia”: venerdì 13 e domenica 15 dicembre al Teatro Verdi di Pisa torna Ernani, melodramma verdiano di svolta, dal sapore tipicamente romantico. Lo spettacolo, in coproduzione con il Teatro Coccia di Novara, si propone il recupero dello storico allestimento di Beppe de Tomasi presso il Teatro Massimo di Palermo (1999). A curare la ripresa è il regista Pierfrancesco Maestrini, mentre l’Orchestra è quella della Fondazione Teatro Coccia diretta da Matteo Beltrami, in collaborazione con il Conservatorio “G. Cantelli”. Sul palco, nei ruoli principali, nomi di rilevanza internazionale: Migran Agadzhanian (Ernani), Alexandra Rosa Zabala (Elvira), Massimo Cavalletti (Don Carlo) e Simon Orfila (Silva).
Tratto dal capolavoro teatrale di Victor Hugo e ambientato nel Cinquecento spagnolo cavalleresco, di amori senza età, Ernani fu accolto con grande successo alla prima veneziana del 1844, siglando l’inizio di un nuovo corso nella produzione di un Verdi ormai attentissimo ai risvolti psicologici dei personaggi e a quella coerenza drammaturgica di cui darà prova nelle opere a venire.
“Non credo assolutamente a uno stereotipo dei personaggi nella lirica – spiegava de Tomasi – i cantanti hanno caratteristiche fisiche che molte volte collimano con la voce, ma non con l’immagine del personaggio. È quindi compito del regista scoprire la natura artistica degli interpreti che ha a disposizione per trarne il maggior profitto possibile”.
In un’epoca in cui la regia operistica si rimette in discussione, l’operazione di Maestrini va controcorrente nel riadattare il sontuoso allestimento palermitano con un garbato omaggio alla tradizione.