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Piantati alcuni decenni fa sulle dune per proteggere i boschi interni dai venti marini, i pini marittimi della Macchia Lucchese non hanno resistito all’attacco del Matsococcus, la terribile cocciniglia che sta colpendo questa specie arborea in tutta la Toscana e non solo. Per ottenere un bosco più resistente, l’Ente Parco interverrà nell’area con un progetto che prevede, dopo la rimozione dei pini marittimi secchi – e quindi una bonifica dell’area dal rischio incendi e diffusione di patogeni nel bosco vicino – il rimboschimento con piante autoctone e caratteristiche del paesaggio: soprattutto lecci, ma anche frassini, ontani, pioppi bianchi e pini domestici che a differenza dei pini marittimi non vengono attaccati dal Matsococcus. Il rimboschimento sarà in pratica una integrazione della lecceta già presente sotto i pini. Infatti saranno poche le aree che resteranno denudate dopo il taglio dei pini, che lascerà in piedi tutto il leccio già presente. «L’obiettivo è rinforzare la foresta per renderla più pronta ad adattarsi ai cambiamenti climatici, in grado di affrontare avversità atmosferiche e biologiche e capace di proteggere le zone interne dai venti marini» spiega Giovanni Maffei Cardellini presidente dell’Ente Parco. «Saranno piantati 250 alberi per ettaro su una superficie di 13,5 ettari nella fascia che va da viale Kennedy fino a via della Guidicciona, per un totale di 3400 piante» continua il direttore Gaddi. L’intervento sarà effettuato con particolare attenzione al sistema dunale, utilizzando solo mezzi adatti ai luoghi; le piantine saranno protette individualmente da daini e cinghiali e saranno monitorate per 5 anni con irrigazione ed eventuali ulteriori piantagioni in caso di mancato attecchimento.
Il progetto è stato approvato con valutazione d’incidenza e autorizzazione paesaggistica e sono partite le procedure per affidare i lavori tramite gara. L’area interessata è di proprietà del Comune di Viareggio data in concessione all’Ente Parco proprio per la realizzazione di questo progetto. Si tratta di un intervento finanziato dall’Unione europea per 227mila euro tramite la Regione Toscana per recuperare le aree attaccate dal Matsucoccus. I lavori seguono il progetto pilota già effettuato sempre a Torre del Lago su un ettaro, totalmente finanziato dal Parco, che è servito a capire le migliori modalità di realizzazione dell’intervento più grande. Analoghi lavori sono appena iniziati alla Bufalina (12 ettari).