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Nel corso dell’annuale edizione degli Stati generali della Rete trapiantologica italiana, tenutasi a Roma dal 6 all’8 novembre, il Laboratorio di Immunogenetica dell’Unità operativa di Medicina trasfusionale e biologia dei trapianti dell’Aoup ha ricevuto un importante riconoscimento scientifico.
L’abstract “Analisi dell’eplet mismatches nel trapianto di rene: KTA vs LDKT”, presentato dal dottor Michele Curcio (foto) è stato premiato come miglior contributo scientifico classificandosi al primo posto. Lo studio ha affrontato l’importante tema della formazione degli anticorpi conseguenti al trapianto, tecnicamente definiti “Donor-Specific Antibodies” (DSA), in pazienti sottoposti a trapianto di rene da donatore deceduto e da donatore vivente.
Gli Stati generali della Rete trapiantologica Italiana rappresentano il principale momento di confronto, discussione e incontro di tutti gli operatori sanitari coinvolti, nei processi di donazione e trapianto di organi, tessuti e cellule. L’edizione di quest’anno ha assunto particolare rilevanza in quanto ricorrevano i vent’anni dall’introduzione della legge 91/99, la quale ha impresso una svolta decisiva all’attività di donazione e trapianto nel nostro Paese.
La responsabile del laboratorio, la dottoressa Maria Luciana Mariotti, e il direttore dell’Unità operativa Medicina trasfusionale e biologia dei trapianti, il dottor Alessandro Mazzoni, esprimono soddisfazione per il prestigioso riconoscimento reso possibile grazie al contributo di tutte le figure professionali del Laboratorio di Immunogenetica, alla sinergia col Centro trapianti dell’Aoup e al progetto innovazione finanziato dall’Ott-Organizzazione toscana trapianti.