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È la professoressa Elena Bonaccorsi la nuova direttrice del Museo di Storia Naturale di Calci dell’Università di Pisa. Già vice direttrice negli anni della direzione di Roberto Barbuti, Elena Bonaccorsi è docente di Mineralogia e svolge la sua attività di ricerca presso il dipartimento di Scienze della Terra, dove si è occupata in questi anni di cristallografia strutturale e cristallochimica di minerali. Oltre all’attività accademica, Elena Bonaccorsi è stata membro del Comitato Scientifico Regionale della Toscana per l’Educazione Scientifica e responsabile del GEOLAB laboratorio didattico di Scienze della Terra del suo Dipartimento. Collabora con la Ludoteca Scientifica per l’organizzazione dei percorsi dedicati alle scuole. Ha organizzato diverse mostre didattico-scientifiche e laboratori didattici a Pisa, Firenze, e Genova; ha svolto workshop per insegnanti all’interno dell’iniziativa regionale Pianeta Galileo, sessioni in convegni nazionali sulla didattica delle geoscienze e corsi di formazione per insegnanti.
A pochi giorni dall’entrata in carica, Elena Bonaccorsi annuncia le novità che riguarderanno il Museo nelle prossime settimane e commenta la sua nomina a direttrice: «Assumere la direzione del Museo dopo quella di Roberto Barbuti, è una grande responsabilità – commenta la professoressa – Però ci sono due elementi che mi incoraggiano. Il primo è che tutto quanto è stato fatto di importante, bello e prezioso al museo in questi ultimi anni ha avuto in Roberto Barbuti la mente, l’anima e la regia, ma è stato realizzato grazie alla collaborazione di tante persone, in particolare del personale del museo. So quindi di poter contare su un gruppo di persone molto motivate e disponibili. Il rettore mi ha confermato l’attenzione che l’Ateneo ha sempre avuto per la nostra struttura, e confido che anche le realtà del territorio ci riservino la stessa fiducia “meritata sul campo” in questi anni. Il secondo elemento è la continuità: il prossimo anno ci vedrà impegnati nella realizzazione di progetti sui quali abbiamo lavorato e stiamo ancora lavorando intensamente. Inaugureremo una nuova sala “immersiva” dedicata alla biodiversità, in cui il visitatore viaggerà in cinque continenti, circondato da animali tassidermizzati della collezione Barbero e della collezione storica del museo. Abbiamo in programma un nuovo allestimento multisensoriale per la galleria dei minerali. Inaugureremo a novembre la nuova mostra temporanea dedicata a quei fenomeni spettacolari e impressionanti che chiamiamo vulcani. Continuità vuol dire che il museo continuerà il suo lavoro – a volte appariscente ma anche ‘ordinario’ – di presenza nell’università, sul territorio, nelle scuole, con le insegnanti e gli insegnanti, con i visitatori esperti, con i visitatori di passaggio, con chi vuole imparare e con chi vuole giocare con la scienza. Per questi ultimi, tra l’altro, ecco un’anteprima: il museo avrà uno stand a LuccaComics, cercateci e scoprirete il lato ludico degli operatori del museo. Io sono una geologa: a Geologia ci insegnano a considerare la Terra come un sistema, in cui parti diverse interagiscono tra loro e che si può capire solo guardandolo nella sua complessità. Ci insegnano anche che fenomeni rilevanti possono avvenire in tempi brevissimi, ma anche che piccoli eventi possono avere straordinari effetti sui tempi lunghi. Da geologa, spero di essere una direttrice che saprà guardare alla complessità della realtà del museo, essere “sul pezzo” nella frenetica vita dietro le sue quinte, e seminare piccole cose che possano a lungo termine rendere il museo sempre più vicino alle persone».