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Saranno quasi 800 gli spettatori che venerdì 27 settembre assisteranno a “La Sapienza Night Experience”, un viaggio nel tempo e nella storia dell’Università di Pisa e del suo Palazzo simbolo raccontato attraverso un video mapping, presentato in prima assoluta, realizzato dal regista Lorenzo Garzella, in collaborazione con Nanof, l’Acquario della Memoria e l’Ufficio Stampa e Comunicazione dell’Ateneo.
Solo per una notte la celebre facciata del cortile con l’orologio farà da sfondo al racconto di mille anni di storia, mentre il pubblico, nel chiostro, sarà immerso nella narrazione degli eventi cruciali passati fra le pietre e le colonne del cortile.
Frutto di una lunga ricerca, il racconto di mezz’ora anima e intarsia su grande scala una ricchissima varietà di materiali che spaziano dalle stampe antiche a ricostruzioni animate di modelli 3D, da rari filmati d’archivio a lettere private, da fotografie d’epoca a riprese aeree del palazzo realizzate oggi.
Fra i materiali più preziosi e inediti si segnala: la ricostruzione digitale del quartiere medievale e della Piazza del Grano, mercato di farine e biade antecedente la costruzione del Palazzo; il cantiere mediceo con la prima costruzione del palazzo proposto attraverso silhouette e ombre animate; la ricostruzione iconografica del Gran Ballo organizzato dai Lorena nel 1785, con il cortile interamente coperto da una sfarzosa volta e trasformato in un’enorme salone da festa e da gioco; filmati dell’impressionante festa delle matricole 1948 dall’archivio di Mario Benvenuti (gentilmente concessi dal figlio Paolo) con le sfilate dei carri realizzati degli studenti della varie facoltà che sfilano sui Lungarni fra migliaia di persone in uno straordinario carnevale “fai da te” del dopoguerra; fotografie inedite delle giornate dell'”Oro alla Patria” del 1935, con la raccolta e la fusione delle fedi nel cortile della Sapienza (gentilmente messe a disposizione dall’archivio della famiglia Allegrini).
Nella Notte dei Ricercatori di “Bright” viene reso particolare omaggio a Galileo Galilei, arrivato da studente diciottenne in Sapienza nel 1581. Le sue scoperte rivoluzionarie contro i dogmi della chiesa rivivono nell’orazione pronunciata nel 1839 in occasione della Riunione degli Scienziati Italiani. L’umiliazione della condanna e dell’abiura del 1633 sono sorpassate dalla visita del 1989 di Giovanni Paolo II, che rende omaggio alla statua dello scienziato pisano, un passo importante verso la sua completa riabilitazione. E ancora: i giornali, i documenti e i suoni della contestazione, con le “Tesi della Sapienza” del 1967, i servizi televisivi delle Teche Rai degli anni ’70, le lettere dei volontari dell’eroica spedizione a Curtatone, la Bolla Papale originale del 1343, con la fondazione dello Studium Pisanum, riprese della recente ristrutturazione e degli scavi archeologici condotti durante il cantiere, fino alle ultime cerimonie ufficiali: del ricordo e delle scuse per le Leggi Razziali del 1938 e la laurea honoris causa a Don Luigi Ciotti.
Per un mese il cortile della Sapienza sarà anche sede di una mostra-istallazione: pannelli illustrativi e quattro monitor posti agli angoli del colonnato forniranno rivisitazioni e approfondimenti dei materiali proposti il 27 settembre, affiancando la piccola mostra permanente con i reperti archeologici rinvenuti durante il restauro. L’ingresso è gratuito negli orari di apertura del Palazzo.