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Vita sempre più dura per i “furbi” dell’abbandono illegale dei rifiuti. Il Comune di Pisa, infatti, ha deciso di intervenire in modo concreto con l’attivazione di telecamere di nuova generazione che riescono a individuare quanti abbandonano i rifiuti in modo illegale. un valido supporto che permette poi alla Polizia Municipale di comminare le relative sanzioni.
Nel solo mese di maggio, dopo una prima fase sperimentale durante la quale il personale ha imparato a utilizzare le telecamere denominate “e-killer”, gli appostamenti in 18 differenti siti hanno permesso di scoprire e sanzionare 4 persone che avevano abbandonato rifiuti di vario genere. L’avanzata tecnologia di queste telecamere consente di visionare subito i frames che interessano, senza dover “scorrere” tutto il video, consentendo agli operatori, gli unici che possono visionare le immagini, di essere efficaci in poco tempo e con poco personale dedicato.
Le telecamere, infatti, possono stazionare in un sito anche per più giorni, e hanno una duplice funzione. Nei casi di luoghi nei quali gli abbandoni avvengono secondo la modalità di scarico da automobili o furgoni o camion, è possibile intervenire direttamente tramite il riconoscimento della targa; mentre nei casi di abbandoni da parte di persone che si recano a piedi nel sito, per i quali è difficile un riconoscimento immediato, è comunque importante studiare orari, modalità, abitudini dell’incivile che abbandona in modo da poter intervenire con appostamenti mirati di personale di Polizia Municipale in un secondo momento.
“Il percorso intrapreso potrà dare frutti a medio-lungo termine – dichiara l’assessore all’ambiente Filippo Bedini quando si sarà sparsa la voce che a Pisa chi abbandona rifiuti rischia grosso. Già al momento dell’insediamento avevo riscontrato che l’aspetto dei controlli e delle relative sanzioni per quanto riguarda il controllo delle discariche e dei luoghi di abbandoni seriali di rifiuti da un lato, e il monitoraggio delle postazioni di raccolta dei rifiuti solidi urbani dall’altro, non era tenuto nella debita considerazione. Questa attività rientra in una più ampia azione di contrasto al fenomeno per la quale sono stati necessari specifici investimenti. Un dipendente è entrato nell’unità operativa controlli dell’ufficio ambiente col mandato specifico di ispettore ambientale; è stato definito un coordinamento tra gli operatori di Polizia Municipale che si occupano di questioni relative all’ambiente; sono state acquistate le telecamere speciali, che possono essere nascoste nei luoghi da monitorare, le cosiddette telecamere e-killer; è stato stilato l’elenco di 132 siti che nel tempo sono stati oggetto di ripetute segnalazioni, come punti critici oggetto di abbandoni che si ripetono con una certa regolarità: dalle aree di Coltano, alle campane del vetro in zone particolari, ai semplici cestini alle fermate degli autobus utilizzati come cassonetti. Monitoraggio e sanzionamento – continua Bedini – sono parte essenziale nella “filiera” del contrasto all’abbandono di rifiuti. L’Amministrazione può, infatti, attivare metodologie sempre migliori e all’avanguardia per la raccolta dei rifiuti, può investire sempre di più nella pulizia e nell’igiene urbana, ma se manca il controllo e la relativa azione di contrasto tramite sanzioni ed eventuali denunce viene meno quella fondamentale opera di deterrenza che da sola può portare a miglioramenti sostanziali. L’abbandono di rifiuti, oltre a essere un ignobile gesto di inciviltà figlio di una incurabile maleducazione, può in molti casi configurarsi anche come un reato penale. Purtroppo, con certi incivili la sanzione pecuniaria e il rischio di un’azione penale sono spesso l’unico argomento che possa rivelarsi efficace. Indispensabile, pertanto, migliorare e affinare questa “fase” del nostro lavoro, per riuscire a rendere Pisa pulita, bella e accogliente com’è nei nostri programmi”
In tutte le postazioni di cassonetti con apertura elettronica, sia quelle interrate che quelle fuori terra, nel centro storico come sul Litorale, saranno installati cartelli di avviso di videosorveglianza, all’interno dei quali sarà possibile inserire una fotocamera mobile o semimobile, in modo da permettere il monitoraggio dei siti interessati. Le attrezzature per la videosorveglianza saranno periodicamente spostate in modo da coprire tutte le postazioni a rotazione.