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Luminara, assessore Bedini: “Abbiamo voluto mettere al primo posto la sicurezza”

È un fatto riconosciuto da quasi tutti i pisani, da destra come da sinistra, che il caos che ha contraddistinto gli ultimi anni della Luminara ha allontanato residenti e turisti. Da qui abbiamo voluto partire per provare a ritornare al passato, guardando al futuro. In questo senso ci tengo a evidenziare gli sforzi che l’Amministrazione comunale sta facendo.

Intanto gli allestimenti delle biancherie che, con una progettualità pluriennale, intendiamo migliorare, intervenendo ogni anno su qualche palazzo: da questo punto di vista le potenzialità dei Lungarni offrono prospettive per un miglioramento sostanziale dello spettacolo dei lampanini, tanto che su molte facciate è possibile intravedere ancora agganci per le biancherie stesse non più utilizzati da anni. Lo scorso anno e questo sono state fotografate tutte le biancherie installate, proprio per permettere uno studio approfondito finalizzato a disegnare nuove strutture specifiche per il profilo di ogni palazzo. I problemi non mancano, ma l’intenzione è quella di migliorare. Vogliamo anche creare biancherie ad hoc per alcuni luoghi simbolici della città, come le Bocchette, ma anche alcuni punti delle mura, i Bagni di Nerone e altri. L’idea ambiziosa è quella di estendere la Luminara anche al tratto di via Santa Maria, in modo da completare il percorso che va dalla chiesa di San Vito fino al Duomo. È un progetto difficile, ma abbiamo iniziato a valutarne la fattibilità: sarebbe il degno completamento di un allestimento che – non dimentichiamolo mai – nasce proprio per celebrare il ricordo della traslazione.

Poi ci sono le ordinanze. Il senso di quelle emanate per questa edizione è di mettere al primo posto la sicurezza: abbiamo investito molto, per esempio, sulle barriere antipanico che saranno utilizzate sul ponte di Mezzo, che rimarrà aperto. Per quanto riguarda, poi, vetro, lattine e alcolici la linea è la stessa: garantire fruibilità nella tranquillità, affinché chi verrà sui Lungarni possa godersi la festa nel rispetto degli altri, in modo che le molte famiglie pisane che negli ultimi anni hanno preferito tenersi alla larga dal centro di Pisa nella sera del 16 giugno possano cambiare idea e tornare a passeggiare sui loro Lungarni. Per divertirsi non serve esagerare.

All’insegna della sobrietà anche la scelta di non inserire musiche o spettacoli con fasci di luce artificiale. Una ricerca di essenzialità, per la quale rivolgo un appello anche al senso di responsabilità dei singoli, commercianti e residenti, a cercare di evitare il più possibile l’utilizzo delle luci artificiali. In sintesi, vogliamo arrivare a rendere meno caotica la Luminara, perché possa tornare a essere all’altezza della storia e della dignità culturale e artistica di una città come Pisa. Mi rendo conto che ci vorranno anni, perché occorre rivedere alcuni strumenti normativi che possano contribuire a permetterci di andare nella direzione indicata. Ma l’obiettivo è chiaro: restituire il ruolo di protagonisti ai lampanini, perché la Luminara è bella di per sé”