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Sarà sottoposto alla approvazione del Consiglio Comunale del prossimo 9 luglio, dopo un secondo passaggio nella commissione competente, il regolamento delle attività economiche del settore alimentare in alcune aree del centro storico. Un provvedimento atteso da tempo e frutto di concertazione con le associazioni di categoria.
«Il regolamento – dichiara l’assessore al commercio Paolo Pesciatini – va a superare la situazione precedente che, dal 2014, bloccava in centro storico le aperture di nuove attività economiche nel settore alimentare con delibere di Giunta reiterate nel tempo. Non si poteva proseguire sine die questo metodo e nel gennaio scorso prendemmo l’impegno a regolamentare in modo organico il settore. L’impegno è stato mantenuto e mi preme ringraziare le associazioni di categoria con le quali abbiamo svolto un lavoro proficuo di grande collaborazione, avendo recepito nella sostanza le loro osservazioni presentate. Infatti, questo strumento comporterà una dialettica con le parti sociali per monitorare l’evoluzione e anche concordare progetti di salvaguardia delle identità, a partire dal progetto “Pisa città sicura”».
«Principio ispiratore – continua – è da un lato il riconoscimento legittimo della libertà di iniziativa economica e lo sviluppo della concorrenza, dall’altro la salvaguardia dell’interesse collettivo per il mantenimento del patrimonio storico, ambientale, culturale, la quiete pubblica, quali beni irrinunciabili per la vocazione culturale e turistica della nostra città, il cui centro storico è definito come città d’arte, meta perciò di un notevole afflusso di turisti. Con questo atto di programmazione l’Amministrazione provvederà anche al monitoraggio della situazione e alla sanzione di tutte quei comportamenti non rispondenti alle leggi e ai requisiti indicati, primo tra tutti la qualità dell’offerta enogastronomica».
Il regolamento amplia anche le aree nel centro storico soggette a limitazioni. Una volta approvato, il regolamento entrerà in vigore quindici giorni dalla pubblicazione nell’albo pretorio.
Requisiti Il regolamento stabilisce requisiti di qualità e regole in base alle quali sia possibile aprire, trasferire, ampliare o modificare strutturalmente gli esercizi per la somministrazione di alimenti e bevande, e di tutte le attività economiche per le quali è previsto il consumo immediato dei prodotti sul posto, ovvero esercizi di vicinato alimentare, attività artigianali alimentari e le attività imprenditoriali agricole alimentari.
La qualità delle attività sarà determinata dall’adesione del richiedente al disciplinare di “Vetrina Toscana”, protocollo volto alla tutela e promozione delle tipicità toscane che prevede anche la possibilità di elaborare progetti con Camere di Commercio, associazioni di categoria oltre ad essere inseriti in rete di promozione e commercio anche on line della Regione Toscana.
Contro il degrado Per contrastare certi fenomeni di degrado il regolamento permette di adottare progetti di riconversione delle attività esistenti agli interessi pubblici, a partire dal Progetto “Pisa Città Sicura”, stabilendo incentivi ed esenzioni in merito a tassazione e misure di riduzione della pressione tributaria e tariffaria, il tutto in accordo con le associazioni di categoria. Nelle aree soggette a limitazioni sono vietate, tra le altre, attività di vicinato alimentare, compresi i temporary store, che non vendano anche prodotti rientranti nel disciplinare “Vetrina Toscana” (escluse pescherie, rivendite di pane, attività artigianali di panificazione e rivendite di frutta e verdura, purché presentino specifico atto unilaterale d’obbligo di impegno a non vendere alcol); le somministrazioni di alimenti e bevande che non abbiano aderito al disciplinare di Vetrina Toscana; attività artigianali alimentari e attività imprenditoriali agricole del settore alimentare che non abbiano adottato le linee guida regionali e non impieghino in misura prevalente prodotti di filiera corta nel processo di produzione e/o trasformazione del prodotto finito; la vendita mediante apparecchi automatici. Sono previsti interventi anche da parte dei proprietari di immobili commerciali all’interno delle aree indicate (anche temporaneamente sfitti), e dei titolari di attività ancorché non ancora attivate o momentaneamente sospese, per mantenere il decoro della zona, quali la pulizia costante delle saracinesche, vetrine, e altro.
Orari di vendita e somministrazione per quanto riguarda l’alcool il regolamento stabilisce i limiti degli orari. Fino alle ore 21.00 per le attività che non sono abilitati alla somministrazione alle bevande e fino alle ore 01.00 per bar e ristoranti. I limiti non saranno applicati nelle ricorrenze della notte di Capodanno, notti legate al Capodanno Pisano, notte della Luminara, notte del Gioco del Ponte, e altre iniziative.
Inquinamento acustico Regolamentata anche la diffusione della musica che deve necessariamente cessare negli orari stabiliti: dalla domenica al giovedì fino alle 00.30, con musica di sottofondo non oltre le 01.00, e il venerdì e il sabato fino alle 01.30, con sottofondo non oltre le 02.00.