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La macchina comunale di San Giuliano Terme verso la piena e totale operatività. Via libera dallo scorso Consiglio comunale agli ultimi passaggi per condurre il Piano Operativo Comunale alla fase finale. Nello specifico, il Consiglio ha approvato le 297 controdeduzioni alle osservazioni pervenute in seguito all’adozione del piano stesso, il nuovo strumento urbanistico introdotto da una legge regionale di cinque anni fa per definire la programmazione di interventi pubblici nel campo dell’urbanistica e delle politiche paesaggistiche.
“Il nostro è uno dei primi comuni della provincia ad approvare il POC acronimo di “piano operativo comunale” – afferma il sindaco Sergio Di Maio –. Ringrazio tutti tecnici comunali ed esterni che hanno lavorato duramente e con grande professionalità per il conseguimento di questo importante risultato: un merito va riconosciuto anche dalle opposizioni, a dimostrazione delle capacità della macchina comunale, che potrà entrare a pieno regime e migliorare un percorso che col nostro intervento abbiamo reso già virtuoso. È la politica dei piccoli passi di cui parlo spesso, e il percorso del piano operativo comunale ne è la dimostrazione“.”Un percorso che – prosegue il primo cittadino – ci ha portati a commissionare uno studio sulla pericolosità idraulica realizzato secondo le più moderne tecniche di modellazione idraulica e che ha interessato le frazioni del territorio ancora indietro da quel punto di vista. Sono stati elaborati inoltre modelli idraulici per il canale demaniale, con particolare attenzione alle condizioni di pericolosità dello stesso in corrispondenza delle abitazioni di Orzignano e via di Palazzetto, e per la porzione di territorio compresa tra l’Arno, il già citato canale demaniale e il fiume Morto. Quest’ultimo modello ha permesso di valutare le criticità delle frazioni di Campo, Colignola e Ghezzano, La Fontina compresa, e delle località Carraia e Pontecorvo“.
“Sempre in questa fase – prosegue –, sono state redatte per la prima volta le carte delle microzone omogenee in prospettiva sismica e la carta di pericolosità sismica. I quadri di pericolosità idraulica, geologica e sismica hanno permesso l’elaborazione della carta di fattibilità. Mi piace ricordare come il Piano operativo comunale abbia ottenuto i pareri, fondamentali ai fini ambientali, da parte della Regione, dell’ente Parco Regionale Migliarino San Rossore e Massaciuccoli e degli altri enti coinvolti.
Abbiamo, inoltre, raggiunto l’adeguamento rurale del territorio, secondo la legge regionale. Questo adeguamento ha introdotto semplificazioni per gli adempimenti incombenti su cittadini e imprenditori, snellendo alcune attività amministrative come, ad esempio, le pratiche per i cambiamenti di destinazione d’uso del patrimonio edilizio esistente e la disciplina degli annessi agricoli destinati all’uso amatoriale. La componente più significativa dell’adeguamento riguarda il recupero e il riuso del patrimonio edilizio esistente, con l’individuazione di quote di territorio non utilizzate e la loro redistribuzione a favore delle aree agricole. Importante è stata anche la partecipazione dei cittadini tramite assemblee pubbliche”.
“Il Piano Operativo Comunale approda così alle fasi finali – conclude Di Maio –. Non posso che esprimere la più sincera soddisfazione per aver raggiunto tramite questo strumento obiettivi importanti come il contrasto al consumo di suolo, la riqualificazione del patrimonio edilizio esistente in tutte le sue declinazioni e l’implementazione di scelte per l’attuazione di precise politiche sociali attraverso la regolamentazione attuativa dell’edilizia residenziale sociale. Una macchina comunale che si avvia a entrare a regime con un Piano operativo aggiornato e funzionale“.