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C’è anche la Pisa University Press tra i quattro vincitori dei Premi Nazionali per la Traduzione (sezione premi maggiori), istituiti dal Ministero per i beni e le attività culturali e destinati a traduttori ed editori italiani e stranieri che abbiano contribuito, con pubblicazioni edite, a elevare la quantità e la qualità degli scambi reciproci fra la cultura italiana e le altre culture. La cerimonia di premiazione si è svolta il 10 aprile nel salone Vanvitelliano della Biblioteca Angelica in Roma e a ritirare il prestigioso riconoscimento era presente Claudia Napolitano, amministratrice unica della casa editrice dell’Università di Pisa. I premi, riferiti all’edizione 2018, sono stati attribuiti su parere dell’apposita commissione, presieduta dal professor Michele Bernardini e di cui fanno parte i professori Maria Cristina Assumma, Franco Buffoni, Riccardo Campa, Luca Crescenzi, Daria Galateria e Barbara Ronchetti.
Queste le motivazioni della giuria: “Fondata nel 2012, la Pisa University Press si prefigge di valorizzare e divulgare gli studi e le ricerche dei docenti universitari. L’attività editoriale si articola in manualistica di testo, atti di convegni, sinossi documentarie (“Quaderni della Fondazione Galilei”; “Antonio Pacinotti nel centenario della morte”); in compendi monografici (“Opere di Giacomo Matteotti”; “Il Centro di ricerche agro-alimentari «Enrico Avanzi»”; “LIMINA, Lingua italiana minima d’accesso”; “Nuova Sismondiana”; “La via Francigena”; “Gio Ponti”; “ARCA, Gerolamo Ciulla e il Museo di Storia Naturale dell’Università di Pisa”; “Andrea Guardi. Uno scultore di costa nell’Italia del Quattrocento”; “Shakespeare and Money”; “Le gesta di Berengario Imperatore”; “Pietro Maffi Arcivescovo di Pisa”; “Ricordando Santi Romano”; “Giuseppe Toniolo: alle origini del principio di sussidiarietà”; “L’economia “per centri concentrici”: Jean-Charles L. Sismondi”; “Scienze per la pace”).
L’opera in due tomi, che sorregge un impegno editoriale di efficace rilevanza estetica ed esegetica – in traduzione in lingua inglese – è “Il dolore e la sua terapia nella medicina occidentale dalle origini alla metà dell’Ottocento” di Gianfranco Natale e Alberto Zampieri, a cura di Franco Mosca, uno scienziato accreditato a livello internazionale, presidente della Fondazione Arpa, che ha dedicato all’argomentazione un essenziale saggio di rilevante rilievo cognitivo ed espositivo, suffragato da una nobile testimonianza esistenziale di Andrea Bocelli, quasi l’evocazione del «male oscuro» del protagonista de “La cognizione del dolore” di Carlo Emilio Gadda. Il dolore, inteso come la configurazione del castigo biblico e come l’effemeride di una stagione di rimpianti, si esplica negli accorgimenti soccorritori e nelle terapie scientificamente elaborate per costituirsi a fortilizio emotivo della condizione umana.
I Premi Nazionali per la Traduzione sono stati così attribuiti: i quattro premi maggiori sono andati, oltre alla Pisa University Press, a Silvia Bre, traduttrice dall’inglese all’italiano; alla casa editrice Zibaldone (Spagna), per l’operato di diffusione della cultura italiana in ambito ispanico; a Moshe Kahn, universalmente ritenuto oggi il maggior traduttore dall’italiano attivo in Germania. I quattro premi speciali sono adati Caterina Graziadei, traduttrice e docente di letteratura russa; Donatella Guida, per la traduzione di un’opera in cinese del XIX secolo; Elena Maria Liverani, traduttrice tra l’altro di circa 16 opere di Isabel Allende, tradotte per Feltrinelli; l’Editorial Transalpina, per le pubblicazioni legate alla storia locale, allo spazio geografico mitteleuropeo, al folklore, alla montagna.
La Direzione generale biblioteche e istituti culturali ha assegnato a ognuno dei premi maggiori 12.960 euro e a ognuno dei premi speciali 8.515 euro.