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Dopo il debutto dello scorso anno, il brand “Terre di Pisa” è stato nuovamente protagonista alla tredicesima edizione di “Olio Capitale 2019”, il Salone degli extravergini tipici e di qualità che si è svolta alla Stazione marittima di Trieste dal 15 al 18 marzo. Il nuovo marchio territoriale, nato su iniziativa della Camera di Commercio di Pisa per identificare le peculiarità e l’offerta turistica dell’entroterra pisano, ha rinnovato il sodalizio con le produzioni di cinque frantoi pisani ospiti dello stand collettivo della Camera di Commercio di Pisa. Giorni di lavoro, di contatti interessanti con ristoratori, grossisti, agenti e buyer italiani e stranieri hanno impegnato i nostri produttori a Trieste, luogo da sempre crocevia di scambi e posizione strategica per raggiungere nuovi mercati.
Il palcoscenico offerto dall’evento, inoltre, si è confermato di indubbio prestigio con produttori (circa 300) ed i loro extravergini provenienti da quasi tutte le regioni italiane e da Croazia, Slovenia e Grecia. A contendersi il premio del Concorso Olio Capitale 2019 ben 231 extravergini provenienti da Italia, Croazia, Slovenia, Grecia, Spagna, Portogallo e per la prima volta anche dal Marocco. Fulcro della manifestazione, anche quest’anno, l’Oil Bar che ha ospitato ogni giorno degustazioni guidate tra le centinaia di etichette presenti in fiera e ricco e articolato anche il resto del programma con show cooking per abbinamento olio/pietanze, degustazioni guidate, mini corsi di assaggio,
convegni e molto altro.
Ecco l’elenco delle aziende presenti in fiera:
“Consolidando il legame tra le produzioni agroalimentari ed il brand “Terre di Pisa” come in questo caso – afferma il Presidente della Camera di Commercio di Pisa, Valter Tamburini – si ottengono scambi valoriali importanti. Un’eccellenza specifica come l’olio pisano può essere infatti promossa in un contesto più ampio e con strumenti comunicativi di qualità elevata. Contestualmente, la nostra offerta turistica complessiva, può distinguersi positivamente non soltanto per il livello delle strutture ricettive e dei servizi turistici propriamente detti ma anche grazie all’esistenza di quella stessa eccellenza agroalimentare. “Terre di Pisa”– conclude Tamburini- è in questo senso una straordinaria occasione di sintesi ed un percorso che sta iniziando a produrre riscontri incoraggianti”.